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Milano
Mamma licenziata, tutti contro Ikea. L'azienda: "Una decisione necessaria"

Mamma licenziata, tutti contro Ikea. Dalla Cgil a Majorino


Mamma licenziata dall'Ikea di Corsico. Non si placano le polemiche contro la multinazionale del mobile che ha lasciato a casa una delle sue dipendenti, madre con due figli di cui uno disabile. Dalla Cgil a Majorino coro di proteste: riassumetela. Ma l'azienda si difende: rispettiamo tutti, gravi e pubblici episodi di insubordinazione​ alla base del licenziamento.

Mamma licenziata, Ikea si difende: gravi e pubblici episodi di insubordinazione​

"Ikea Italia, a conferma del proprio modo di lavorare che sostiene e sviluppa le proprie risorse interne, ha creduto nel percorso professionale della signora Marica Ricutti che negli anni ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità. L'azienda si è sempre dimostrata disponibile a concordare le migliori soluzioni per contemperare le necessità della lavoratrice con le esigenze connesse al suo lavoro. In merito alla vicenda, IKEA Italia desidera precisare le ragioni alla base della propria decisione, che è stata difficile quanto necessaria, nel rispetto dei propri valori e alla luce dei fatti avvenuti". E' quanto si legge in una nota dell'azienda svedese sulla vicenda della donna dipendente presso il negozio di Corsico.

"Negli ultimi 8 mesi la signora Ricutti - si legge nella nota - ha lavorato meno di 7 giorni al mese e, per circa la metà dei giorni lavorati, ha usufruito di cambi di turno e spostamenti di orario, concordati con i colleghi e con la direzione del negozio. Nell'ultimo periodo, in più occasioni, la lavoratrice - per sua stessa ammissione - si è autodeterminata l'orario di lavoro senza alcun preavviso né comunicazione di sorta, mettendo in gravi difficoltà i servizi dell'area che coordinava e il lavoro dei colleghi, creando disagi ai clienti e disservizi evidenti e non tollerabili. Di fronte alla contestazione di tali episodi e alla richiesta di spiegazioni da parte dei suoi responsabili su questo comportamento, la signora Ricutti si è lasciata andare a gravi e pubblici episodi di insubordinazione". 


Mamma licenziata, coro di proteste contro la multinazionale

"Contatterò anche io, come altri, i vertici di Ikea. Azienda spessissimo al fianco positivamente del mondo del sociale che si sta rendendo protagonista di una pessima pagina". Lo scrive sul suo profilo Facebook l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, commentando il caso della mamma licenziata dall'Ikea di Corsico che ha sollevato un coro di polemiche tra politici e sindacalisti. Molti i commenti negativi contro la multiunazionale del mobile anche sui social.

Mamma licenziata, Filcams Cgil: comportamento che non ci stupisce

"Ormai la conosciamo bene Ikea e per questo non ci stupisce affatto il licenziamento di Marica, lavoratrice in forza presso il punto vendita di Corsico, madre separata con due bambini, di cui uno con disabilità, licenziata in tronco la scorsa settimana per non avere rispettato turni che non le consentivano di prendersi cura dei figli di 5 e 10 anni. Negli ultimi anni non c'è stato verso di discutere con Ikea di quanto siano diventate insostenibili le condizioni di lavoro nei negozi, nonostante la Filcams l'abbia posto come tema prioritario nel confronto con l'impresa". E' quanto si legge in una nota della Filcams Cgil. 

"Ikea esca dall'imbarazzo, chieda scusa"

 "La vicenda della dipendente Ikea di Corsico, mamma di due bambini di cui uno disabile, licenziata dall'azienda ha indignato l'opinione pubblica di tutta Italia, e la solidarietà di tutti i suoi colleghi ne è solo una piccola testimonianza. Un segnale importante". Lo afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana. "Ora - prosegue il leader di SI - a 24 ore dallo scoppio dello scandalo i vertici della multinazionale escano dall'imbarazzo in cui evidentemente sono, facciano una cosa semplice: riconoscano la sciocchezza compiuta, chiedano scusa e riassumano la loro dipendente. Sarebbe per loro - conclude Fratoianni - una via d'uscita dignitosa da una situazione intollerabile". 

Licenziamento Ikea, Bussolati (PD): "Aderiamo al presidio dei lavoratori"

"Il PD Milano Metropolitana aderisce al presidio promosso dai lavoratori della sede IKEA di Corsico per il prossimo 5 dicembre, in segno di protesta all’incomprensibile decisione dell’azienda svedese di licenziare la dipendente Marica Ricutti. Mamma single, con due figli di cui uno disabile, aveva chiesto che non fosse modificato l’orario di lavoro, proprio in ragione della sua condizione familiare. Bene ha fatto Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito democratico, a depositare un’interrogazione parlamentare per chiarire le motivazioni che stanno dietro al licenziamento. Nell’esprimere piena solidarietà a Marica, l’auspicio è che si giunga ad una positiva conclusione della vicenda con un ripensamento da parte dell’azienda: il suo licenziamento sarebbe un fatto molto grave e fortemente lesivo dei diritti dei lavoratori". Così in una nota il segretario metropolitano del PD, Pietro Bussolati, annuncia l'adesione del Partito Democratico di Milano Metropolitana al presidio indetto dai lavoratori della sede Ikea di Corsico, dopo il licenziamento della lavoratrice Marica Ricutti.

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