Milano

Mantovani ha presentato a Milano il suo libro "Vent'anni di civiltà"

Redazione

Il senatore ha presentato in Fondazione Ambrosianeum il suo libro sull'amministrazione di sostegno. Presenti anche La Russa e Santanchè

Mantovani ha presentato a Milano il suo libro "Vent'anni di civiltà"

Davanti a una sala gremita e alla presenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa e del Ministro Daniela Santanchè, il senatore Mario Mantovani ha presentato a Milano, presso la Fondazione Ambrosianeum, il suo ultimo libro “Vent'anni di civiltà”, riflessioni sull’amministrazione di sostegno. La legge è stata approvata ormai 20 anni fa e da lui promossa nell’anno europeo della disabilità.

Dopo i saluti istituzionali, sono intervenuti Anna Ferrari, consigliere della Corte d'Appello di Milano 1^ Sezione Civile, Roberto Lassini, avvocato del Foro di Milano, e il senatore Sandro Sisler, vicepresidente della Commissione Giustizia. Ha moderato il dibattito il giornalista Fabio Massa.

La figura dell'amministratore di sostegno

Il libro, con la prefazione del senatore Marcello Pera, ripercorre la storia di come sia nata, grazie all’impegno politico di Mantovani, la figura dell’amministratore di sostegno istituita con la legge 6 del 2004. È un’analisi affiancata da testimonianze che ripercorre l’iter legislativo e l’applicazione di una legge di alto valore umano, sociale e civile, poiché si pone a tutela dei diritti delle persone più fragili, garantendo le loro libertà, a differenza di altre forme giuridiche come l’interdizione e l’inabilitazione, misure estreme e persino mortificanti, che cancellano ogni diritto per il cittadino.

Mantovani: "Uno stimolo ad abbracciare i mutamenti della nostra civiltà"

“Stiamo presentando questo libro in tante città e sono onorato che tanti cittadini si siano avvicinati a questo tema, spesso presentato solo per addetti ai lavori. Riguarda, infatti, tutta l’intera società – commenta l’autore –. Sono onorato della presenza del Presidente del Senato La Russa e del Ministro Santanché che hanno espresso tale sensibilità nonché testimonianza di fronte alla profonda innovazione voluta da questa legge. Auspico che accendere le luci sulla figura dell’amministratore di sostegno possa essere uno stimolo a far emergere gli aspetti migliori ed eventuali correttivi che abbracciano i mutamenti della nostra civiltà”.







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