Milano
Mantovani, Squeri lascia Fi: "Non condivido linea Gelmini". Lei: "Posizione immotivata"
"Caro Presidente, ho sempre creduto nelle battaglie che abbiamo combattuto e per questo non posso rimanere indifferente allo svilimento di quei valori che hanno mosso la nostra azione politica. E' quello che sta accadendo oggi, con la coordinatrice regionale del nostro movimento che, in un'intervista al Corriere della Sera, arriva a mettere in discussione quel garantismo che ci ha sempre animati e addirittura ad escludere l'esistenza e il potere di quella parte di magistratura politicizzata di cui proprio Lei, Presidente, e' stata ed e' la prima vittima". E' questo uno dei passaggi della lettera inviata a Silvio Berlusconi dal parlamentare lombardo Luca Squeri. "Tra le righe di questa intervista - prosegue Squeri - e' palese la presa di distanza nei confronti di chi meriterebbe invece una difesa forte e tenace. Chiunque abbia letto gli atti dell'inchiesta, infatti, non puo' non accorgersi che l'arresto di Mantovani e' totalmente illegittimo. Per tutti questi motivi, non condividendo la guida di Forza Italia lombarda, non posso che rimettere nelle Sue mani l'incarico di coordinatore di Forza Italia per la provincia di Milano.
GELMINI: "PRESE DI POSIZIONE IMMOTIVATE" - Al quotidiano milanese, la coordinatrice milanese aveva detto: "Io difenderò fino in fondo le ragioni di Silvio Berlusconi, lui sì vittima di innumerevoli attacchi della magistratura. E difenderò per chiunque i principi del garantismo e della presunzione d’innocenza. Ma quello che voglio dire è che non siamo tutti Berlusconi e che non ci possiamo riparare tutti sotto questo ombrello. E allora proprio perché so che Forza Italia, soprattutto qui in Lombardia dove governa, è nel mirino più di qualsiasi altro partito, dico che da parte nostra ci vuole un di più di attenzione, di cautela, di sobrietà e di trasparenza". A commento delle parole di Squeri, Gelmini ha quindi ulteriormente precisato: "Trovo immotivate le prese di posizione di queste ore. Non è questa la stagione delle polemiche e delle divisioni. Per quanto mi riguarda, non ho mai abdicato al principio di assoluto garantismo che ha sempre caratterizzato il mio agire politico e ha ispirato la mia adesione a Forza Italia. Resto convinta sostenitrice della necessità di affermare e praticare nel nostro Paese la più rigorosa divisione dei poteri come baluardo invalicabile del nostro sistema democratico. Per questo non mi permetto di esprimere giudizi rispetto ad un'inchiesta che spero venga condotta nei termini più rapidi, seri e imparziali. Nutro, come ho già avuto modo di dire, seri dubbi sul ricorso alla misura cautelare che si accompagna troppo spesso alla gogna mediatica. Proprio perché politica e giustizia sono due ambiti separati, mi auguro che il percorso giudiziario si concluda al più presto con l'assoluzione di Mantovani. Per quanto riguarda la politica, tocca però a noi, a partire da me stessa, offrire i comportamenti di limpidezza, correttezza e trasparenza che i tempi richiedono e che i cittadini si aspettano".