Milano

Maran: "Non è vero che voglio lasciare il Pd per entrare in Italia Viva"

L'assessore milanese e l'iniziativa dell'8 ottobre: "Falso che io voglia cambiare partito. Ma vorrei recuperare lo spirito del 2011 per vincere in Lombardia"

Maran: "Non è vero che voglio lasciare il Pd per entrare in Italia Viva"

"Non voglio cambiare partito, voglio cambiare Fontana e la Lega con un progetto che guardi al futuro". Lo scrive sui social l'assessore alla Casa del Pd Pierfrancesco Maran, in merito all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano Libero in cui si sostiene che l'esponente dem sarebbe pronto a lasciare il partito di Enrico Letta per approdare in Italia Viva. "Libero ha bollato l’evento che sto promuovendo per sabato 8 ottobre come l’annuncio di un mio cambio di partito perché non ci sono simboli. - spiega Maran, entrando nel merito della riunione che si terrà in Fondazione Feltrinelli - È falso. L’esperienza politica che più mi ha formato - e che più ha cambiato la scena politica - è stata quella insieme a Giuliano Pisapia, che ringrazio per la sua presenza sabato. Vorrei che noi cominciassimo da capo con quello spirito ed entusiasmo che ci portarono a vincere dopo 20 anni di destra. Si fa politica non solo per rappresentare la propria parte o il proprio partito, ma per cambiare radicalmente le cose. E sappiamo quanto la Lombardia oggi abbia bisogno di cambiamento. Per farlo serve che a Milano e in Lombardia tornino concetti come quello di autonomia locale delle decisioni.

Maran: "Non dobbiamo riprodurre le divisioni e le dinamiche romane"

Maran conclude: "Non dobbiamo riprodurre le divisioni e le dinamiche romane, ma cominciare dalle esperienze vincenti che ci hanno portato a governare buona parte delle città lombarde, con coalizioni ampie che non hanno mai perso di vista la necessità di essere popolari, civiche e aperte alla società contemporanea. Questo è lo spirito dell'iniziativa di sabato, a cui vi invito, e che mi piacerebbe che potessimo sposare in tante e tanti per fare in Lombardia, come nel 2011 a Milano, una vera impresa collettiva", conclude l'assessore.








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