Milano
Maratona riforma sanità, intervento fiume di Bussolati: "Parlo 8 ore". VIDEO
Prosegue il dibattito nel consiglio regionale lombardo sulla riforma della sanità. Bussolati (Pd) annuncia un intervento di 8 ore, Rozza in camice da infermiera
Maratona riforma sanità, intervento fiume di Bussolati: "Parlo 8 ore". VIDEO
Prosegue la “maratona” consiliare dedicata all’esame e alla discussione del progetto di legge di riforma della sanità lombarda, necessaria ad aggiornare la riforma voluta nel 2015 dall’allora presidente Maroni e che era stata introdotta in via sperimentale. Alle 10,17, come da programma, a prendere la parola e' stato il consigliere regionale ed ex segretario milanese del Partito Democratico, Pietro Bussolati, deciso a portare avanti un intervento fiume di almeno sei ore, ma che ieri aveva anticipato essere di otto ore. Lo stesso esponente Pd ha definito l'impresa "una battaglia per la salute dei lombardi". Il consigliere Dem, presentatosi in Aula dotato di thermos, prima della sua maratona oratoria ha ricevuto anche supporto morale di numerosi colleghi - anche della maggioranza -, per un'impresa che potrebbe entrare nella storia di Regione Lombardia. Presenti in Aula diversi esponenti della Giunta Fontana, tra i quali la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. All'inizio del suo intervento da Guinness dei primati, Bussolati ha voluto ricordare l'ex senatrice del Pd Emilia De Biasi, scomparsa a inizio anno, e ha esordito dicendo: "Non posso promettere di essere particolarmente breve, ma spero di essere utile a permettere una riflessione all'interno dei colleghi della maggioranza".
La cronaca della seduta di ieri
La seduta pomeridiana di ieri, giovedì 11 novembre, è stata aperta dall’intervento del Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti che ha toccato soprattutto il tema dell’assistenza e dei servizi alla categorie più fragili, in particolare minori, anziani e disabili.
“Dobbiamo restituire centralità e servizi a questi cittadini, troppo trascurati dalle politiche regionali dell’ultimo ventennio, e la cui cura e assistenza deve partire dalla prevenzione e arrivare alla riabilitazione e consapevoli che non possiamo lasciarli soli con le loro famiglie” ha sottolineato Borghetti. Nel corso della mattinata erano intervenuti Carmela Rozza (PD), Raffaele Erba (M5S) e Marco Mariani (Lega). Questo pomeriggio, dopo Borghetti, sono intervenuti Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Marco Degli Angeli (M5Stelle) e a seguire si sono già prenotati Simona Tironi (Forza Italia), Gianantonio Girelli (PD), Ferdinando Alberti (M5Stelle), Matteo Piloni (PD), Pietro Bussolati (PD) e Michele Usuelli (+Europa).
Ammessi all'esame dell'aula 4.808 ordini del giorno
Ai 1983 emendamenti già depositati (1543 Movimento 5 Stelle; 310 Partito Democratico; 16 +Europa; 10 Fratelli d’Italia; 6 Lega; 3 Forza Italia; 70 Consigliere Niccolò Carretta; 25 Consigliere Luigi Piccirillo) si sono aggiunti ieri mattina 2 subemendamenti a firma della Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia). Scaduti alle ore 14 di ieri i termini per la presentazione degli emendamenti, resta comunque sempre facoltà dei componenti della Giunta e del relatore Emanuele Monti di presentare ulteriori emendamenti e subemendamenti nel corso del proseguo dei lavori.
Al termine del conteggio e delle verifiche effettuate, gli uffici preposti hanno infine ammesso all’esame dell’Aula 4.808 ordini del giorno. Sono previste sedute ogni giorno (esclusi sabato e domenica) fino al 26 novembre dalle ore 10 alle ore 18, così da lasciare poi spazio dopo le 18 alle riunioni delle Commissioni consiliari. L’illustrazione degli emendamenti e degli ordini del giorno è consentita solo nel corso della discussione generale, così che, una volta terminata, si procederà direttamente alle votazioni degli articoli e degli emendamenti e, a seguire, degli stessi ordini del giorno: non saranno ammissibili votazioni a scrutinio segreto.
Rozza (Pd) in aula in camice da infermiera
L'opposizione gioca la sua partita su un tema cruciale anche in vista delle Regionali del 2023. Ieri la dem Carmela Rozza si è presentata in aula con un camice da infermiera, utilizzato i mesi scorsi durante le ore da volontaria all'hub vaccinale al Palazzo delle Scintille. "Sono intervenuta in divisa da infermiera, quale sono, perché fosse da monito ad ogni consigliere e alla giunta il sacrificio che gli infermieri e il personale sanitario ha fatto durante la pandemia e a ricordare a ognuno di noi le persone morte al servizio della Lombardia dei cittadini e della salute degli altri", ha spiegato la consigliera che prima di dedicarsi alla politica ha lavorato come infermiera.