Milano
Marco Carta, il giallo dell'amica infermiera: "Non risulta iscritta all'albo"
Marco Carta e il furto di sei magliette per 1200 euro: chi è Fabiana Muscas, l'infermiera sarda 53enne che andrà a processo con lui a settembre
Marco Carta, il giallo dell'amica infermiera con lui in Rinascente
Infermiera, 53 anni ad ottobre, grande fan e amica personale di Marco Carta: è Fabiana Muscas la donna che lo scorso venerdì era in compagnia del 32enne cantante vincitore di Amici e SanRemo all'interno della Rinascente di Milano, dove è avvenuto il furto di sei magliette per un valore complessivo di 1200 euro. Fatti per i quali Carta, pur rilasciato, è tuttora imputato di concorso in furto aggravato, con il processo fissato a settembre sia per lui che per Fabiana. Ma quale è il rapporto tra i due? Fabiana Muscas non ha profili social, dal web emergono informazioni riguardanti il suo lavoro. Risulta essere relatrice per alcuni convegni scientifici, referente per alcuni corsi di aggiornamento di settore sui "percorsi diagnostici e terapeutico-assistenziali" per pazienti cardiopatici rivolti agli infermieri. Lavora all'ospedale Brotzu di Cagliari, dove è attiva anche nel sindacato. L'amicizia con Carta risale ai tempi della vittoria a Sanremo.
Ma ora si apre un ulteriore giallo per lei,: pur risultando nelle delibere dell'azienda ospedaliera e la sua attività di tutor e relatrice, l'ordine degli infermieri di Cagliari sostiene che non esisterebbe una sua iscrizione all'albo. Queste le parole di Pierpaolo Pateri, presidente dell'Ordine degli Infermieri e delle Professioni Infermieristiche di Cagliari: "Se tale dato venisse confermato, costei eserciterebbe la professione infermieristica senza il requisito dell'iscrizione all'Albo e quindi al di fuori delle norme vigenti in materia. L'Ordine provvederà a svolgere gli approfondimenti dovuti e, qualora le notizie fornite dovessero trovare conferma, a porre in essere ogni più opportuna iniziativa nelle competenti sedi, seguendo la strada che lo stesso ministro della Salute Giulia Grillo ha indicato, ovvero 'pugno duro contro l'abusivismo professionale', sia nei confronti dell'infermiera, sia di chi ha permesso che una persona non in regola con la legge esercitasse e svolgesse ruoli perfino di tutor e di coordinamento".