Milano

Marco Reguzzoni: "Umberto Bossi non è imbeccato da nessuno"

Nicolò Rubeis

"A Gemonio c'era aria di grande affetto nei confronti di un uomo bandiera del Nord che anche adesso rappresenta molto di quel pensiero politico federalista"

"Umberto Bossi non è imbeccato da nessuno". Marco Reguzzoni, ex leghista della prima ora che è tornato in politica dopo più di dieci anni per candidarsi da indipendente alle europee con Forza Italia, respinge al mittente la versione di chi pensa che ci sia qualcuno che tira per la giacchetta il Senatùr, che sabato ha affondato la segreteria di Matteo Salvini invocando un nuovo leader per la Lega. "Non mi piace e la ritengo una posizione offensiva, come se Bossi non fosse capace di intendere e di volere" commenta Reguzzoni in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. "Bossi, da quando lo conosco, è sempre stato un personaggio che non sai mai cosa pensa o cosa sta per dire" aggiunge il presidente dell'associazione 'I Repubblicani'. Sottolineando che "alla Lega di oggi io non sottraggo nessun voto".

Reguzzoni, sabato era Gemonio con Bossi. Le sue dichiarazioni hanno condizionato la festa per i 40 anni della Lega lombarda del giorno dopo.
A Gemonio c'era aria di grande affetto nei confronti di un uomo bandiera del Nord che anche adesso rappresenta molto di quel pensiero politico federalista, che guarda a un'Europa federale. E questo è sempre stato un leitmotiv della Lega. Si tratta di una questione tutta interna al Carroccio, che ritengo un alleato di governo. Per questo non voglio entrare nel merito.

Cosa ne pensa Bossi della sua candidatura con Forza Italia?
Non ho mai riferito il contenuto dei miei colloqui con Bossi e non intendo iniziare a farlo adesso. Bossi sapeva quello che stavo facendo, ma le nostre chiacchierate sono di carattere personale e non politico. Quello che dice lui chiediamolo a lui...

Tra i salviniani la versione più accreditata è che Bossi sia condizionato da chi gli sta intorno che gli rappresenta una realtà diversa. Che ne pensa?
Questa è una strategia usata spesso per delegittimare e la ritengo una posizione offensiva nei confronti di Bossi, come se non fosse capace di intendere e di volere. Io Bossi l'ho visto molto lucido sabato così come negli ultimi mesi. Periodicamente lo sento, ma ci siamo sempre sentiti, anche fuori dalla politica. Non credo proprio che sia imbeccato e non mi piace questa cosa che dicono. Le sue parole sono frutto di sue idee.

In Forza Italia è nato il comitato 'Forza Nord'. Anche il colore scelto richiama la Lega...
Questo comitato ha l'obiettivo, condivisibilissimo, di recuperare un elettorato che oggi non sta votando. Se andiamo a vedere chi ha votato l'ultimo governo Berlusconi nel 2008, abbiamo lasciato per strada un 20% di elettori che oggi si astiene. Dobbiamo recuperare quelli che si sentono orfani di rappresentanza. Secondo me si tratta della classe media, gente che lavora e fa fatica a far fronte alle spese, e che ha ovviamente una radice molto solida nelle Regioni del Nord. Partite Iva e imprenditori si sentono sempre più poveri e il potere d'acquisto è diminuito. Queste persone sono disorientate e non votano la Lega, anzi non votano. Fanno bene Tosi, Bastoni e tutti gli altri a parlare a un elettorato che forse era della Lega ma che oggi non vota. Anche perché una volta c'era Lega Nord, mentre oggi c'è la Lega Salvini premier...

Quindi lei non cerca voti anche tra gli attuali elettori del Carroccio?
Quelli che mi appoggiano non sono persone che votano la Lega. Magari sono persone che nel passato hanno votato Lega, ma oggi no. Sono persone che come me hanno lasciato il partito tanti anni fa. E oggi sono contenti della mia scelta. Io non condivido, poi, la posizione attuale della Lega sull'Europa. Noi abbiamo bisogno di migliorare l'Europa ma ben venga che ci sia. Alla Lega di oggi io non sottraggo nessun voto. Spero, piuttosto, di recuperare i voti delle valli bergamasche.

Contento dell'accoglienza di Forza Italia?
Mi è piaciuto molto l'atteggiamento del segretario Antonio Tajani, di Letizia Moratti e di Alessandro Sorte. Tutti hanno lavorato per costruire una lista forte che possa parlare agli elettori scontenti. Qui c'è bisogno di recuperare la fiducia del ceto medio e servono persone con capacità che possano andare in Europa a rappresentare il Nord Italia che negli ultimi anni non è stato rappresentato. Perché se non sei in maggioranza non combini niente.







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