Milano
Mario Santilli, lo chef dei vip che faceva la fame.Morto in un camper a Milano
Parlava 7 lingue, era uno chef stellato e pluripremiato. Ma viveva in un camper ed era costretto ad andare alla mensa dei poveri. La fine di Mario Santilli
MARIO SANTILLI, DAI RISTORANTI STELLATI ALLA MENSA DEI POVERI
Nel suo ristorante entravano i vip. Ma lui faceva la fame. Ed è morto ucciso dal caldo (e forse dalla droga) nel suo camper parcheggiato in viale Ungheria, a Milano. E' l'incredibile storia di Mario Santilli, chef stellato e pluripremiato. 49 anni, Mario era nato in Svizzera da famiglia abruzzese per poi passare un periodo della sua infanzia in India con il padre che girava spesso il mondo per il suo lavoro in una multinazionale.
Come racconta il Giorno, nel 1993 Mario decide di tornare in India. Faceva lo chef in ristoranti stellati, come "La dolce vita" a Pune, vicino a Mumbai. Lì andavano a cenare tutti i vip indiani. Un cliente abituale era l'attore Kabir Bedi, celebre per aver interpretato Sandokan. Ma andavano da lui anche politici e diplomatici italiani. Poi, secondo il racconto degli amici, a causa di una oscura vicenda con minacce mafiose e case bruciate è costretto ad andarsene. E' il 2008 e Mario torna in Italia con la moglie Sonja.
Dopo il 2009 è sfollato da Castelvecchio Subequo, in seguito al devastante terremoto dell'Aquila. Da lì il dramma. Nonostante parli 7 lingue e sia uno chef stellato non trova impiego. Passa dai ristoranti stellati alla mensa dei poveri. Lavora nei mercati, vive in un camper a Milano. Passa anche per la droga. Infine la morte triste in un camper in viale Ungheria. A trovarlo Daniela, una donna che Mario aveva promesso di accompagnare al Sert di via Conca del Naviglio il giorno prima di morire.