Maroni: "Arac a tempo, ma sarà un modello per il Paese"
Il consiglio regionale ha approvato con 45 voti a favore e 29 contrari la proposta di legge del presidente Maroni che istituisce l'Arac. La sperimentazione durerà tre anni. Questa e' una novita' non prevista dalla legge nazionale - ha spiegato Maroni -, per noi e' una cosa giusta per cui vediamo se funziona: se rafforzera' l'intervento di prevenzione della corruzione potremo dire di aver definito un modello che sara' seguito da altre regioni". La proposta avanzata tramite emendamento, dunque, e' quella di "istituire l'Arac per un periodo di tre anni al termine del quale Regione e Anac valuteranno i risultati. Dopo 18 mesi - ha aggiunto Maroni - ci sara' un primo monitoraggio per eventuali interventi corettivi". Tra gli altri emendamenti, Maroni ha voluto rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolgendo anche la sezione regionale controllo della Corte dei Conti e il ruolo di guida dell'Anac, prevedendo che l'Arac assicuri "l'adozione" delle misure del piano anticorruzione approvato da Anac. "Arac non va ad occupare lo spazio di Anac - ha chiarito Maroni - ma operera' secondo le direttive e le disposizioni definite dall'Anac stesso diventandone il braccio operativo in Lombardia".
Una "maggioranza compattissima" e un'opposizione che "ha perso un'occasione" di appoggiare l'istituzione dell'Arac. Questa la lettura politica del presidente Maroni dopo il via libera incassato dal consiglio regionale alla sua proposta di legge per un'Anticorruzione regionale. Abbiamo la possibilita' di fare una cosa innovativa - ha detto Maroni -: in tutte le Regioni dovrebbe esserci il braccio operativo di Anac per rinforzare l'azione di prevenzione sulla corruzione. Mi auguro che il governo recepisca questa nostra iniziativa e l'approccio a titolo sperimentale, come ha fatto con la riforma della sanita'. Sono molto soddisfatto di questa seduta del Consiglio". Quanto alla posizioni in aula - il provvedimento e' stato approvato con 45 voti favorevoli e 29 contrari, Maroni ha commentato: "Dall'opposizione solo critiche e qualche insulto, proposte zero. Andremo avanti da soli, non e' un problema. Mi spiace solo - ha aggiunto - che l'opposizione non abbia colto questa grande opportunita' di fare tutti una proposta innovativa, perche' di questo si tratta. Ce ne facciamo merito e carico e noi, peggio per loro". Maroni ha quindi concluso rendendo nota l'intenzione di applicare "subito" l'Arac. Appena e' promulgata - ha spiegato - faro' le proposte del nome del presidente e dei membri, ho gia' in mente qualche nome, nel frattempo iniziamo a discutere con il governo".
L'istituzione dell'Anticorruzione regionale "non e' un'operazione mediatica". Maroni ha proseguito sottolineando di ritenere "stravagante dire che la Regione deve fare di piu' e che ora fa troppo. Il nostro ragionamento - ha aggiunto Maroni - deve essere l'opposto: noi mettiamo a disposizione di Anac le nostre risorse". Il presidente ha fatto notare che "non era obbligatorio chiedere il parere preventivo di Anac, ma noi l'abbiamo fatto proprio con lo spirito di leale collaborazione. Se avessimo voluto fare un'operazione mediatica l'avremmo approvata senza chiedere. Invece volevo capire quale fosse l'opinione di chi ha il compito per legge di contrastare la corruzione su questa innovazione". L'obiettivo dichiarato da Maroni e' quindi quello di "fare meglio quello che Anac deve fare" attraverso "un modello nuovo che rafforza le istituzioni contro la corruzione". E "il parere di Anac e' stato di apprezzamento della nostra proposta, con alcune precisazioni, che non riguardano la Costituzione, ma una legge ordinaria. Le leggi ordinarie si possono cambiare. C'e' gia' il precedente della riforma sanitaria. Anche in quel caso - ha ricordato - il Consiglio ha approvato una norma che poi il Governo ha giudicato in contrasto con la legge vigente. Palazzo Chigi pero' non ha l'ha impugnata, perche' ha ritenuto che la nostra riforma fosse cosi' innovativa da meritare di essere considerata una sperimentazione. L'Esecutivo seguira' da vicino la riforma che se, come pensiamo, dara' i risultati previsti, diventera' un modello per tutto il Paese". "Bisogna avere coraggio", ha rilanciato Maroni, "noi non vogliamo che Arac sia un organo di consulenza della Giunta e del Consiglio, questo si' sarebbe inutile".