Milano
Maroni: il processo a suo carico potrebbe comunque essere sospeso
Il processo milanese a Roberto Maroni potrebbe essere presto sospeso per ragioni elettorali nonostante la sua rinuncia alla ricandidatura in Regione
Processo a Roberto Maroni: verso una sospensione?
Il processo milanese a Roberto Maroni, accusato di pressioni illecite per far ottenere un viaggio e un contratto a due sue ex collaboratrici, potrebbe essere sospeso gia' alla prossima udienza di giovedi' per ragioni elettorali nonostante la sua rinuncia alla ricandidatura alla guida della Regione. L'esponente leghista potrebbe chiedere uno stop al Tribunale di Milano sia nel caso decidesse di correre alle elezioni politiche sia nelle sue vesti di uomo di spicco della Lega Nord, anche se non candidato. I giudici della quarta sezione penale, davanti ai quali e' imputato di 'induzione indebita' e 'turbata liberta' di scelta del contraente', avevano gia' sospeso per oltre un mese il dibattimento nel settembre del 2017 per il referendum per l'autonomia, promosso dallo stesso Maroni. Nel maggio 2016 un'altra impasse del processo si era registrata per le elezioni amministrative (il governatore era capolista a Varese a sostegno del candidato sindaco di centrodestra). Maroni e' accusato di avere esercitato pressioni per mandare la sua allora collaboratrice Maria Grazia Paturzo in Giappone, a spese di Expo, nel maggio 2014. Un'eventuale condanna per questa vicenda a cui e' legata la contestazione di 'induzione indebita' farebbe scattare la legge Severino. La seconda imputazione di 'turbata liberta' nella scelta del contraente' e' riferita alla consulenza retribuita assegnata dalla societa' regionale Euplis a un'altra sua collaboratrice, Mara Carluccio. Il processo, cominciato nel novembre del 2015, e' arrivato quasi alle battute finali con l'ascolto degli ultimi testimoni della difesa.