Milano

Maroni: "Lega, verso una terza fase con Zaia e il referendum per l'autonomia"

Il governatore lombardo Roberto Maroni sul referendum per al'autonomia della Regione: "Così inizierà anche la terza fase della Lega"

Maroni sul referendum per l'autonomia: "Voglio trattenere 27 miliardi all'anno in più in Lombardia"

 

"La Regione Lombardia merita il riconoscimento della 'specialita'' che passa dal riconoscimento della sua virtuosita'. E la mia ambizione e' quella di trattenere il 50 per cento del residuo fiscale", come premio della sua specialita'. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni spiegando alla stampa estera il referendum sull'autonomia in programma il prossimo 22 ottobre. Maroni ha chiarito che a questo si potrebbe arrivare "con legge ordinaria. E' una decisione del governo e del parlamento". Il 50% del residuo fiscale e' pari a "27 mld di euro in piu' all'anno, piu' del doppio del bilancio di Regione Lombardia. "Questo e' il significato vero del referendum - ha detto - ed e' coerente con il quesito, perche' c'e' l'inciso che recita 'in considerazione della sua specialita''". Il governatore spiega ancora che sebbene sia un "referendum consultivo.

Maroni: "Dall'esito del referendum dipende il futuro della Lombardia e dell'Italia"

 

"Non dico andare a votare Si', ma andate a votare, perche' dall'esito del referendum dipende il futuro della Regione Lombardia e dell'Italia". E' l'appello lanciato oggi dal presidente della Regione Roberto Maroni durante una conferenza stampa a alla stampa estera. Che spiega che "piu' cittadini lombardi e veneti andranno a votare e piu' potere negoziale avremo io e Zaia", con il governo. "Dal giorno dopo io e Zaia andremo a Roma a palazzo Chigi - sottolinea - perche' e' un rapporto tra noi e' il governo". Questo referendum "non e' una cosa politica o per la mia campagna elettorale - precisa - . Non e' un referendum ostile al governo al quale interessa l'esito, per mettere mano alla riforma costituzionale che Renzi ha affossato, personalizzando l'ultimo referendum. Non sono contro il governo e men che meno contro una parte politica". "Se va a votare il 5 per cento e' finita", e' il fallimento di questa iniziativa, conclude Maroni.

Maroni: "Dopo il referendum, esclusive anche su immigrazione, ordine pubblico e sicurezza"

 

Con una vittoria al referendum per l'autonomia, l'obiettivo del presidente della Regione Roberto Maroni sono le "risorse" che dovranno restare nella Regione. Ma guarda gia' oltre. "Chiedero' oltre a tutte le materie concorrenti anche qualcuna esclusiva dello Stato - dice - per esempio immigrazione, ordine pubblico e sicurezza. Che sono gia' di competenza di alcune regioni a statuto speciale". "Ho l'ambizione di creare in Lombardia un modello di efficienza e di controllo del territorio migliore di quello che c'e' oggi. Per queste materie serve una modifica della Costituzione - spiega - . Non ci poniamo limiti, e' una cosa molto ambiziosa mi rendo conto, ma voglio cambiare la storia. E il referendum mi da questa possibilita'".

Roberto Maroni: "Vedo per la Lega una fase nuova, la terza. Con Zaia per l'autonomia"

 

Roberto Maroni si è soffermato anche sulla situazione in casa Lega:  "Vedo per la Lega una fase nuova. La prima fase e' stata indipendentista, con la secessione, la nascita della Padania, la proclamazione dell'indipendenza. E non ha funzionato. Poi c'e' stata la fase riformista, che ha portato alcuni risultati, ma non tutti. Adesso c'e' la terza fase, con Zaia" per il referendum per l'autonomia. Cosi' il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni durante un incontro con la stampa estera. "Facciamo la riforma - spiega - del rapporto tra centro e periferia, ma con l'iniziativa che parte dal territorio non piu' dai palazzi di Roma". Maroni fa un riferimento alla presidente del Fronte Nazionale per rimarcare una differenza di vedute. "Marine Le Pen, che conosco bene - ha detto - ha una visione opposta alla nostra. Lei e' per il ritorno alla grandeur francese, e' nostalgica di Napoleone. Noi siamo sempre stati invece per superare i nazionalismi e creare l'Europa delle regioni". "Sono ottimista - aggiunge - e credo che referendum si inserisca anche in un quadro internazionale" dopo la Brexit. "Io non sono contro l'Europa - sottolinea Maroni - ma sono per una Europa diversa, dei Popoli, delle Regioni, rispetto agli Stati membri, e credo che la spinta che arrivera' dal nostro referendum e dalla brexit vada in quella direzione. Noi siamo per superare i nazionalismi e creare l'Europa delle regioni, le macro regioni europee. Questa iniziativa e' coerente. La crisi che vive l'istituzione europea puo' trovare una soluzione solo cosi', regioni omogenee che diventano protagoniste in Europa".

Maroni: "Blocco dei fondi Lega? Danno grave ma reagiremo"

 

Il blocco dei fondi della Lega deciso dal Tribunale a garanzia dei soldi utilizzati "in maniera impropria" dal fondatore del partito di via Bellerio, e' "un danno grave".  "Non entro nel merito - dice Maroni - ma in base alle mie personali convinzioni e la conoscenza anche di tutto quello che e' avvenuto, penso sia un danno grave per noi. Ma sono convinto che la Lega e' un grande partito e sapra' reagire". Maroni preferisce non commentare invece la scelta del partito di non costituirsi parte civile.







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