Milano
Maroni: "Pedemontana, politica fuori? Bene". Ira Fi: "Basta, serve chiarimento"
"Questa nomina è stata fatta dalla società Serravalle, non era mia o della Regione e io ho voluto garantire, alla società Serravalle, la piena autonomia nel fare questa nomina, senza ingerenze della politica. E' così che si deve fare". Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Maroni, a proposito dei nuovi vertici della Pedemontana. "Sono lieto che la società abbia nominato il nuovo Consiglio di amministrazione della società Pedemontana con 3 tecnici, perché la sfida che la Pedemontana ha davanti è trovare le risorse, coinvolgere le banche e il sistema finanziario, per completare l'autostrada" ha spiegato il governatore, ribadendo che si tratta di "un'ottima scelta, che io ho garantito, insieme alla piena autonomia in questa scelta. La politica, per una volta, è stata fuori, e questa è una buona notizia, per la Lombardia e per i lombardi".
PERAZZINI (FORZA ITALIA): "SERVE CHIARIMENTO"/ Ma le parole di Maroni allargano la frattura che sembra essersi creata all'interno della maggioranza di centrodestra in Regione. Con il presidente del gruppo di Forza Italia Claudio Perazzini che commenta duramente: "Sono stato singolarmente sorpreso dalle dichiarazioni del Presidente Maroni e mi chiedo quale funzione abbiano gli assessori regionali. Non è normale che un presidente prenda iniziative lasciando totalmente al buio gli assessori che lui stesso ha scelto e delegato per specifiche competenze. Se non è normale che un assessore presenti iniziative legislative scavalcando il presidente, è altrettanto anomalo che un presidente prenda delle iniziative dimenticandosi di informare gli assessori che ha nominato lui per le stesse iniziative. È necessario un chiarimento; ricordo al presidente che da soli non si va da nessuna parte. Siamo convintamente favorevoli all’elezione diretta dei presidenti delle Regioni, ma non condividiamo gestioni podestarili".
"Al presidente che si esalta per le scelte tecniche delle nomine di Pedemontana - prosegue Pedrazzini -, ricordiamo la nomina del presidente di Ferrovie Nord. Ciò che passa il suo convento di giovedì non è proprio uguale a quello che avviene di lunedì. Non è corretto invocare i tecnici a corrente alternata. Su questo non accettiamo lezioncine incoerenti da nessuno, ma rivendichiamo la nostra serietà e la nostra coerenza. Infatti le proposte di Forza Italia sono sempre state attentamente vagliate: se oggi Maroni si vanta della realizzazione della Teem in breve tempo, dovrebbe ricordare anche chi l’ha amministrata. Non è poi detto che un consiglio di amministrazione formato da tre componenti sia sempre meglio di uno composto da cinque. E allo stesso modo non è detto che la scelta di esponenti romani o calabri sia sempre più efficace rispetto alla decisione di puntare su persone residenti in Lombardia".