Milano

Maroni pensa in grande: Olimpiadi 2028 a Milano e Ema al Pirellone

Il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni parte dalla candidatura di Milano per la sessione del comitato olimpico e fissa obiettivi ambiziosi

"Adesso candidiamo Milano a ospitare la sessione del Cio, e' una cosa importante. Io sono convinto che, se le Olimpiadi 2024 verranno assegnate a una citta' non europea, sia giusto candidare Milano e la Lombardia per il 2028". E' la sfida lanciata da Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, questa mattina a Milano, a margine della presentazione della candidatura del capoluogo a ospitare le 132ma sessione del Comitato olimpico internazionale, nella sede del Coni in via Piranesi.

Roberto Maroni non ha inoltre escluso che, in un'eventuale assegnazione post Brexit della sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) a Milano, gli uffici possano essere ospitati all'interno del Pirellone. "Sono in contatto con il governo. Qualcuno ha suggerito anche il Pirellone, ma ricordo che li' c'e il Consiglio regionale. Pero', detto questo, e' strategico avere l'Ema qui. E quindi valutiamo tutto", ha risposto il governatore lombardo. "Stiamo predisponendo il dossier di candidatura in tempi rapidi e stiamo valutando tutte le possibilita' - ha continuato -. Abbiano gia' detto all'Ema che siamo disposti a costruire una nuova sede nel sito di Expo o nell'area dove ci sara' la Citta' della salute e della ricerca. Pero Ema chiede nel frattempo cosa faremo. Quindi stiamo valutando un po' di soluzioni".

Ma Giovanni Malago' 'frena' il passo avanti di Giuseppe Sala e Roberto Maroni, entrambi espressi a favore di un'eventuale candidatura di Milano come sede delle Olimpiadi del 2028. "Fa molto piacere che ci sia questo tifo affettuoso da parte di Maroni e di Sala, ma io ho il dovere di dire di aspettare un attimo. Poi ci sono comunque delle componenti che riguardano il governo centrale. Chi ha orecchie per intendere intenda", dice il presidente del Coni, parlando al termine della presentazione del dossier per candidare Milano ad ospitare il Comitato olimpico internazionale nel 2019.

Malago' ha ricordato l'occasione persa con il ritiro della candidatura di Roma, voluto dalla sindaca Virginia Raggi: "Quello che e' sicuro e' che ripartiamo, fermo restando che, visto quello che sta succedendo per le candidature del 2024, penso che Roma abbia perso un'occasione piu' unica che rara. Vincera' Parigi? Non lo so. Da qui a settembre ne vedremo delle belle".

A settembre infatti si dovrebbe decidere se a Milano andra' la sessione del Cio, e fino ad allora non si potranno presentare altre candidature. "In queste situazioni ci sono i responsabili degli enti locali che spingono, che fanno il tifo. E' corretto, e' giusto. Non vorrei essere scortese, ma ho avuto sindaci di citta' come Palermo, Venezia, Bari, come quelli della Magna Grecia, della Calabria, che avevano manifestato la disponibilita' del comune capoluogo di regione di candidarsi. Io dico che oggi tutto questo deve passare per il Comitato Olimpico, anche perche' sono le stesse regole del Cio che lo prevedono. Vediamo che succede a settembre con molta serenita', poi si fara' una valutazione complessiva", ha concluso.

"Il nostro credito, nonostante quello che e' successo con Roma, si e' addirittura rafforzato. Nello sport si deve saper vincere e perdere, ma non si puo' verificare di non giocare una partita. Ora pero' pensiamo a questa sfida". Il presidente del Coni, Giovanni Malago', ha fatto riferimento alla mancata candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, decisa dal sindaco Virginia Raggi, nel presentare il dossier per tenere a Milano la 132ma sessione del Cio.

"Quando ho telefonato quasi in contemporanea a Roberto Maroni e a Beppe Sala e gli ho chiesto 'vi va di candidare Milano alla sessione del Cio 2019?', non ho fatto neanche in tempo a finire la frase, e mi hanno risposto 'Certo!' - ha affermato Malago' -. Forse pochi lo sanno ma questo e' un evento in cui decidono le sorti dello sport mondiale. Ci sono rappresentati delle federazioni di tutto il mondo e molti sono capi di Stato, come il principe del Quatar e Alberto di Monaco".

"Il Coni ci ha messo e ci mettera' la faccia insieme a questa citta' e al sistema Lombardia, una Regione che e' prima della classe, per Pil, per storia, e anche nello sport. Naturalmente bisogna essere votati, ma so da rumors che almeno 3 candidati importanti, quando hanno sentito di Milano, si sono ritirati", ha detto.

 







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