Milano

Maroni e Romani: lo strano destino che lega padri e figli

Fabio Massa

Maroni e Romani: padri e figli su sponde politiche opposte. E poi c'è il caso di Cerno, cui è riuscito un miracolo triplo...

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C'è uno strano destino che lega i padri e i figli. Pensate che il figlio di Roberto Maroni si è candidato con il Partito Democratico nel suo paesello. A vedere le posizioni del papà, la cosa potrebbe anche non stupire. In consiglio regionale Federico Romani sta per passare con Fratelli d'Italia. Federico è il figlio di Paolo Romani, ex ministro dello Sviluppo Economico di Berlusconi, con il quale ha però litigato fortissimamente. Dopo essersi avvicinati entrambi a Giovanni Toti, e aver spinto forsennatamente perché il governatore ligure stesse nei tempi della politica, invano, oggi subiscono l'aborto di un progetto politico, quello di Cambiamo!, che in Lombardia avrebbe potuto rappresentare una novità. E invece niente. Così da una parte Federico Romani se ne è andato verso Fratelli d'Italia, che continuano lo shopping sotto la Madonnina e anche a Monza. Dall'altra parte il papà gioca a Roma con i responsabili che dovrebbero sostenere Conte e levare di fatto il potere a Matteo Renzi. Insomma, il figlio è alleato di Matteo Salvini, il padre del suo peggior nemico. Chissà che cene davanti al caminetto. Ultima notazione per Tomaso Cerno. Lui non è figlio di nessuno di noto, anche se nel Pd di Milano gli insulti si sprecano. Del resto è riuscito nel miracolo triplo: viene paracadutato in quota Repubblica-L'Espresso su Milano, non paga un euro di quanto deve al partito, vota contro il Pd sulla Tav, sparisce da Milano e poi sparisce proprio dal Pd, passando con Renzi. Che dire? Niente. Non c'è proprio niente da dire.








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