Marrapodi e la lettera ai calabresi: ultime scintille di campagna elettorale - Affaritaliani.it

Milano

Marrapodi e la lettera ai calabresi: ultime scintille di campagna elettorale

Da calabrese ai calabresi, il candidato alle Europee della Lega nela circoscrizione Nord-Ovest Pietro Marrapodi si appella ai suoi corregionali...

Marrapodi e la lettera ai calabresi: ultime scintille di campagna elettorale

di Ma.TS.

“Carissima/o.Sono Pietro Marrapodi, calabrese come Te!”

Oddio! E come fai a saperlo? Io voto a Milano!Ho reagito così, d’istinto, quando l’altro ieri ho trovato nella cassetta della posta una lettera indirizzata a Me! A Me? Proprio a me.

Tralasciamo le crisi identitarie che ho sempre quando qualcuno, diverso da me stessa e dalla mia psicoanalista, prova a definirmi: io che in 31 anni di vita, ne ho passati 12 a Roma, 7 in Calabria e 12 a Milano (con intermezzi tedeschi e perugini). Tralasciamo il fatto che sarei curiosa di approfondire come funzioni il meccanismo per il quale un candidato possa avere dalle anagrafi o dalle liste di elettori il loro luogo di nascita (e quanti sono quelli che sono nati in un posto per puro caso?).

La cosa interessante era una più delle altre (a parte i santini adesivi che mi invitava a distribuire): il partito. La Lega.

Perché Pietro Marrapodi, calabrese come me, vuole farsi votare nel Nord-Ovest dai calabresi come lui facendo barrare il simbolo della Lega. Una roba che Umberto Bossi… spero che non lo venga a sapere, perché tengo alla sua salute.

E infatti questo strano cortocircuito Pietro Marrapodi non lo esplicita mai nella sua pregevole missiva. Pietro, calabrese come me, infatti, ci tiene a dire che è nato a Casignara (provincia di Reggio Calabria - mai sentito prima - perdonami Pietro, se non sono abbastanza calabrese) ma che vive e lavora a Milano. Eppure Milano la cita una sola volta in tutta la lettera. Perché il suo obiettivo è “rappresentare la nostra Terra”, con la T maiuscola. La Calabria? Il Pianeta? Non so. Tutto, tranne la circoscrizione elettorale “Nord-Ovest”, che invece si guarda bene dall’indicare.

Punta tutto sulla Calabria, Pietro. E ci tiene a dire che Matteo Salvini l’ha scelto per rappresentarla in Europa. Ma soprattutto perché il Capitano “ha riconosciuto in noi calabresi la tenacia, la caparbietà  e la determinazione” (i sinonimi si sprecano) che “ci caratterizzano” e “che poniamo nel raggiungere i nostri obiettivi”.

Quindi, calabresi di Milano, ma anche della Brianza, di Varese e di Bergamo unitevi, perché a rappresentarci in Europa prendendo la rincorsa dalla Lombardia ci sarà Pietro.

Immagino che una buona quantità di lettere di questo tipo sia girata tra Corsico, Buccinasco e Cesano Boscone. E che in Piemonte un’altra zona calda sia tra Settimo Torinese e Carmagnola, terre di emigrazione dove l’idenitità calabra è ancora molto radicata.

Grazie Pietro, perché ci ricordi che non bisogna mai dimenticare e far dimenticare le proprie origini. Ma se sei un partito, sei nato bevendo l’acqua del Pontida e ti chiami Lega (non più Nord), possiamo essere anche flessibili.








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