Martina, Alex voleva perdessi un braccio
"Alex voleva che io perdessi un braccio, una gamba, perché io non fossi più desiderabile agli occhi degli altri (...) prima di chiedermi di punire gli altri, mi aveva proposto, tra le tante cose, di simulare un incidente stradale e procurarmi delle gravi lesioni fisiche". Lo scrive Martina Levato, l'ex bocconiana già condannata a 14 e 16 anni di carcere nei due processi sulle aggressioni con l'acido.
La donna racconta tutto in un manoscritto di 6 pagine depositato ieri ai giudici dell'undicesima sezione penale di Milano che stanno processando l'ormai ex amante Alexander Boettcher, già condannato a 14 anni per il blitz ai danni di Pietro Barbini e alla sbarra per gli altri episodi. Nel manoscritto, che è un vero e proprio atto d'accusa da parte della ragazza nei confronti del broker (finora lo aveva sempre scagionato), l'ex studentessa chiede ai giudici di darle "la possibilità di tornare in aula" a deporre. E soprattutto attribuisce a Boettcher la "regia" delle aggressioni e scrive di avere ora "paura delle ritorsioni di Alex".