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Milano
Massaro, il “bomber” di Parisi: ”Troppo degrado, ecco perché corro”
Daniele Massaro

di Fabio Massa

E’ stato campione del mondo nel 1982, anche se non giocò neppure una partita. E’ stato vicecampione nel 1994. Ha alzato la Coppa dalle Grandi Orecchie. Ha fatto esultare centinaia di migliaia di milanesi e milanisti. Ora, si candida in politica. Daniele Massaro spiega il perché ad Affaritaliani.it: “Corro con Forza Italia perché il presidente Berlusconi coronò il mio sogno nel 1986, quando mi permise di vestire la maglia della mia squadra del cuore. E io ora devo fare qualcosa per la mia città, è una cosa che mi sento di fare”… LEGGI L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Daniele Massaro, una vita sui campi da gioco e tante soddisfazioni. Non ne ha avute abbastanza? Perché giocare anche la partita delle elezioni?
Guardi, nel 1986 il presidente Berlusconi mi fece coronare il sogno che avevo da bambino. Il sogno di vestire la maglia della squadra del Milan, di giocare per la mia Milano. E ora, io vedo il degrado di questi anni e dico che devo fare qualcosa per la mia città. E poi, sto facendo tanto per i ragazzi…

Il suo programma è questo, mi pare di capire.
Sì, esatto, i giovani e lo sport. Io arrivo da là. Ho fatto tanto per i ragazzi. Per 10 anni nel progetto giovani del Milan, aiutando le onlus, ho cercato di regalare un sorriso ai disabili e mi è sembrato giusto ora pensare di chiedere al presidente la possibilità di fare qualcosa per Milano.

In che senso?
Nel senso che i ragazzi di Milano hanno il diritto di crescere e divertirsi, di fare sport. Ho la fortuna di non essere un politico, sono una persona credibile e dove ho messo la faccia ho sempre cercato di fare e dare il massimo. Mi sono messo a disposizione di Berlusconi e di Stefano Parisi, per cercare di dare idee e progetti. Se Parisi vincerà metterò a disposizione la mia esperienza per far rinascere lo sport in città.

Com’è la situazione dello sport cittadino, secondo lei?
Non buona. Non vanno dati soldi a pioggia, ma bisogna fare progetti mirati. Soprattutto lavorando per il futuro, visto che i ragazzi saranno i futuri cittadini. Bisogna iniziare dalle scuole e dagli oratori. Io sono nato in oratorio, non me lo scorderò mai. E ho alzato la Coppa dalle Grandi Orecchie, la Coppa dei Campioni. E quindi non bisogna mettersi limiti.

Che cosa fa se viene eletto a Palazzo Marino come prima cosa?
Ascolto i cittadini. E le famiglie. Chiedo loro che cosa vogliono per i loro figli. E poi mi sta a cuore che nelle scuole si torni a fare bene educazione fisica. Io sono padre, e non voglio che mio figlio torni a casa con la scoliosi perché non si muove. Va bene studiare tutte le materie, ma si è lasciata andare quel che è la cura del fisico.

Perché Stefano Parisi e non Beppe Sala?
Perché Parisi parla di fare e di cambiare. Sala parla solo di continuare. La gente è stanca della propaganda. La gente vuole concretezza. Parisi ha fatto una squadra sulla competenza, non sulle amicizie.

Una domanda sul Milan ci sta. Da tifoso come vede i rossoneri fuori ancora una volta dalle Coppe e in generale la milano calcistica?
Non mi fa piacere. Ormai da tempo la Milano del alcio è fuori dai vertici. Siamo stati l’eccellenza e non lo siamo più. Dobbiamo tornare ad esserlo facendo gli investimenti giusti.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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