Mdp-Si-Possibile, decisivo il 2/12. Solo dopo le alleanze. Inside
Sinistra italiana e Possibile il 2 dicembre potrebbero tenere a battesimo un nuovo soggetto politico unitario. Che con Mdp soppeserebbe la candidatura di Gori
di Fabio Massa
Domenica 12 novembre in via Primo Maggio a Cinisello Balsamo Articolo 1 tiene la sua "assemblea metropolitana". A chiudere il lavori sarà Francesco Laforgia. Anche se i lavori, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, non sono aperti, ma apertissimi. Dalla sconfitta in Sicilia gli uomini di Speranza e Bersani hanno tratto una conclusione netta, che era quella sperata: il Pd non può essere autosufficiente. Anzi. Rischia di immolarsi sulla via dell'arroganza del suo leader. E quindi, occorre una sterzata. A sinistra ovviamente. Il 19 novembre sarà la volta dell'assemblea nazionale. Secondo rumors, già domani sarà varato un documento con Sinistra Italiana e Possibile per un nuovo soggetto politico unitario, da tenere a battesimo il 2 dicembre prossimo. Nella grande convention saranno chiamati i delegati da tutte le parti d'Italia nell'ottica di un momento nel quale nasce la leadership di Piero Grasso, presidente del Senato che ha appena lasciato il Partito Democratico, e che - con la sua rinuncia a correre in Sicilia - di fatto ha creato i presupposti per i risultati, almeno nell'interpretazione di Matteo Renzi. E quindi, il due dicembre nascerà qualcosa d'altro.
E in Lombardia? Facendo un passo indietro, dal lato Mdp è (ovviamente e completamente) archiviata la candidatura alle primarie di Roberto Cornelli, l'indipendente vicino a Mdp (non risulta iscritto, seppur negli organi dirigenti), che sarebbe stato schierato alle primarie, se avesse detto sì e se queste si fossero tenute. Invece nulla. Niente primarie, niente Cornelli, niente coalizione unitaria. Secondo rumors di Affaritaliani.it Milano, i dem avrebbero invitato Mdp al tavolo programmatico per Giorgio Gori. Ma è presto, per Articolo 1. Molto presto. Prima deve passare il 2 dicembre, deve nascere il nuovo soggetto. E solo dopo, insieme alle componenti del nuovo soggetto unitario, si potrà capire se ci sono i presupposti per intavolare un discorso su alleanze con Giorgio Gori o se bisogna intraprendere un percorso autonomo a sinistra. Di certo - mormora la base - Gori deve esprimersi compiutamente su alcuni punti programmatici particolarmente cari a sinistra. E - ad esempio - smetterla di elogiare Roberto Formigoni e la sua stagione di governo che molti esponenti di sinistra hanno osteggiato apertamente ai tempi e che continuano a giudicare una pagina negativa della storia regionale ancora oggi.