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Mercato immobiliare Lombardia: prezzi di vendita +7% nel primo semestre 2024

Redazione

I dati dell'osservatorio di Immobiliare.it: nel primo semestre dell’anno in Lombardia i prezzi di vendita (+7%) crescono più dei canoni (+5,7%)

Mercato immobiliare in Lombardia: prezzi di vendita +7% nel primo semestre 2024

Prosegue la crescita dei prezzi di vendita e dei canoni d’affitto in Lombardia nel primo semestre del 2024: alla fine di giugno, per comprare casa in regione servono mediamente 2.728 euro/mq, in rialzo del 7% circa in un semestre, mentre i canoni salgono in misura minore nel periodo, +5,7%, superando i 18 euro/mq di media. Domanda e offerta si comportano però in maniera differente nei due comparti.

È quanto si evince dall’Osservatorio semestrale regionale realizzato da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare.

Il mercato delle compravendite

Oltre ai prezzi, in Lombardia sale anche la richiesta di abitazioni in vendita, facendo segnare un +19,2% su base semestrale e un +6,2% nell’ultimo trimestre. Nonostante ciò, non si nota nessun decumulo dello stock, con l’offerta che anzi aumenta in modo consistente in sei mesi, +14,5%, per poi crescere in maniera più contenuta, +1,7%, negli ultimi tre mesi.    L’affordability, vale a dire l’accessibilità alle soluzioni immobiliari offerte, cala invece sia per i single che per le coppie nel semestre, rispettivamente dell’1,8% e del 2%. Chi cerca da solo può attualmente permettersi il 26,7% degli immobili sul mercato, mentre chi lo fa in due oltre la metà, il 54,7%.

I trend del mercato delle compravendite città per città

Milano è la città più onerosa per chi cerca casa in regione, nonché la più costosa in Italia, con 5.443 euro/mq di media, ma al contempo è il territorio in cui, insieme alla provincia di Como, i prezzi crescono meno su base semestrale, +1,8%. La stessa provincia di Milano sale molto di più nel periodo, +6,2%, raggiungendo i 2.225 euro/mq. Le due aree che meglio performano nei sei mesi sono il comune di Bergamo e la provincia di Pavia, entrambe su dell’8,2%. Bene anche la provincia di Sondrio, +7,1%.

Nessun territorio, né nel semestre né nel trimestre, mostra decrementi dei costi, con il comune di Sondrio che resta il capoluogo più economico (1.405 euro/mq di media), nonostante un aumento superiore al 5% nei sei mesi. Tra le province, la più conveniente è quella di Mantova, con 1.141 euro/mq medi.

Passando all’analisi di domanda e offerta, quasi tutti i territori seguono il trend di crescita regionale per entrambi gli indicatori, fatta eccezione per la provincia di Sondrio che, per una domanda in aumento nel semestre (+13%), evidenzia un decumulo, seppur misurato, dello stock (-0,7%). Tra le altre aree spicca il +36% dell’offerta in sei mesi nel comune di Monza.  Il mercato delle locazioni

Detto dei canoni in aumento, nel comparto dell’affitto domanda e offerta si comportano in modo diametralmente opposto rispetto a quanto evidenziato nelle compravendite. Infatti, sia la richiesta che lo stock disponibile si riducono drasticamente su base semestrale, registrando rispettivamente un -7,8% e un -12%. E se lo stock aumenta leggermente nell’ultimo trimestre, pur rimanendo comunque in perdita dell’1,1%, la domanda prosegue nella tendenza negativa (-6,3%).  

I trend del comparto delle locazioni città per città

Milano resta la città più cara anche se si guarda agli affitti, avendo superato la soglia dei 23 euro/mq di media a causa di un aumento dell’1,7% su base semestrale. La provincia di Pavia è però l’area che fa registrare gli incrementi maggiori nel periodo, nonché l’unica a crescere in doppia cifra, +16,7%. Tuttavia, in quella zona i canoni, pari a 8,8 euro/mq di media, rimangono ancora più bassi rispetto a molte altre parti della regione.

Alcuni territori fanno segnare delle contrazioni dei canoni nel semestre, ovvero i comuni di Bergamo (-0,7%), quello di Monza e della Brianza (-1,5%) e, soprattutto, la provincia di Sondrio, in calo del 7,6%.

Analizzando, infine, la domanda e l’offerta di locazioni, va evidenziato come, nei sei mesi, alcune aree lombarde non rispettino la tendenza generalizzata di contrazione per entrambi gli indicatori, mostrando invece segno più: per la domanda, gli aumenti più rilevanti sono il +22,9% del comune di Lodi e il +25,4% della relativa provincia, così come il +27,8% del comune di Cremona. Per quanto concerne lo stock disponibile, le crescite più corpose nel semestre emergono in provincia di Pavia (+34,2%) e nel comune di Varese (+25,3%).    








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