Milano
Immacolata, la messa in Duomo di Milano, chiudono ergastolani in permesso
La Messa dell'Immacolata in Duomo sarà chiusa da un coro di ergastolani in permesso
Coro di ergastolani in permesso chiude Messa in Duomo
Domani l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiedera' in Duomo il Pontificale nella solennita' dell'Immacolata Concezione. La celebrazione potra' contare sulla consueta animazione curata dalla Cappella Musicale del Duomo diretta da don Claudio Burgio. Il canto finale Nativita', invece, sara' eseguito da un coro costituito da persone comuni, detenuti (ergastolani in permesso) e immigrati, che canteranno insieme con l'accompagnamento di 14 musicisti tra violinisti, violoncellisti e clarinettisti. L'iniziativa - spiega la Diocesi - nasce dal progetto ambizioso di realizzare anche a Milano una 'Missione Possibile', dal titolo della trasmissione di Tv2000 condotta da Max Laudadio e dedicata alle imprese compiute da missionari in alcuni dei luoghi piu' poveri del mondo: da un orfanotrofio di Haiti, dove vivono bambini abbandonati, a un ospedale isolato nel Benin (Africa), dove sono ricoverati 450 pazienti, fino all'Arsenale dell'incontro in Giordania, dove tre sorelle del Sermig di Torino accolgono 250 disabili musulmani.
L'idea di cantare in Duomo e' stata dello stesso Laudadio, che spiega: "Il nostro obiettivo era quello di portare a confronto con la realta' carceraria, senza pregiudizi, persone che non l'avevano mai incontrata, regalare un'esperienza di riscatto ai detenuti e fare un dono alla citta' di Milano". I detenuti coinvolti sono 21 e provengono dal carcere di Opera. Sono tutti ergastolani che hanno a disposizione un permesso per uscire. "Preparando questa iniziativa ho potuto sperimentare emozioni molto forti - aggiunge Laudadio -. I carcerati partecipanti sono stati dichiarati colpevoli di reati molto gravi: lavorando con loro si percepisce la sofferenza interiore che patiscono. Certo, non possono rimediare al male che hanno fatto, ma hanno compreso chiaramente il loro errore, dimostrano volonta' di cambiamento e vogliono riscattare piano pian cio' che di brutto hanno commesso". Nel coro ci sono anche 42 fedeli provenienti da Cuasso al Monte, il paese di Laudadio in provincia di Varese, e alcuni immigrati del centro Agrisol.