Milano
Metal detector e cecchini appostati. Una "Prima" blindata. FOTO
Bene i 'metal detector' e la sicurezza record, che hanno fatto della Scala "il posto piu' sicuro d'Italia". I vip della 'prima', che per assistere alla rappresentazione della 'Giovanna d'Arco' hanno pagato fino a 2.400 euro, non si sono infastiditi per i controlli all'ingresso, nonostante gli uomini della sicurezza non abbiano risparmiato neppure le borsette delle signore. Sotto il 'metal detector' portatile sono passati tutti, dal candidato sindaco Corrado Passera a Daniela Santanche', dall'amministratore delegato di Mps Fabrizio Viola al presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli (che e' anche consigliere di amministrazione del teatro) fino a Valeria Marini.
"E' giusto che ci sia una sovrabbondanza di sicurezza, ho grande fiducia nella nostra capacita' di organizzarci", ha detto Bazoli entrando alla Scala. "Trovo che il teatro sia ben presidiato ed e' giusto che sia cosi'", ha sottolineato Daniela Santanche'. "E' una Milano con il giusto livello di sicurezza", ha commentato Passera. Mentre Emma Marcegaglia, presidente di Eni, ha notato come in citta' "non c'e' paura ma grande energia. E' una citta' forte ed e' rinata". "Mi hanno controllato ed e' giusto", ha aggiunto a sua volta Viola. E anche l'abito scintillante con fili metallizzati di Valeria Marini non e' stato risparmiato dai controlli: "E' giusto che sia cosi", ha detto anche la soubrette entrando nel blindatissimo foyer della Scala.
Per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, "era assolutamente irrinunciabile essere qui stasera" all'inaugurazione della Prima del Teatro alla Scala di Milano che porta in scena la 'Giovanna d'Arco' di Verdi. La presenza del premier, rimasta in forse fino a lunedì mattina, viene colta anche come segnale da molti, in quanto la Scala, secondo un'informativa dell'Fbi sarebbe uno degli obiettivi a rischio attentati terroristici.