L'ex caserma Montello apre le porte e fa incontrare profughi e cittadini
Sabato e domenica aprirà le porte alla cittadinanza la ex caserma Montello a Milano, dove sono ospitati attualmente un centinaio di migranti
Migranti: a Milano primo centro accoglienza che apre le porte
Sabato e domenica aprira' le porte alla cittadinanza la ex caserma Montello a Milano, dove sono ospitati attualmente un centinaio di migranti (di cui 8 donne e 4 bambini): e' la prima volta in Italia per un centro d'accoglienza. "Non e' stato facile ottenere le autorizzazioni, anche con l'intervento del ministero, ma alla fine e' andato tutto bene" hanno detto alcuni degli organizzatori del comitato "Zona 8 solidale". La due giorni prevede incontri in cui saranno i migranti a raccontare al quartiere e ai cittadini le loro storie.
L'iniziativa coincide con la Stramilano, quindi e' stata organizzata una delegazione di richiedenti asilo che correra' unita sotto lo slogan "Nessuno e' illegale", come ha riferito Antonella, fra le promotrici dell'evento: "I ragazzi, una trentina, provenienti anche da altri centri di accoglienza come Bresso, vestiranno scarpe e pettorina forniti dal Comune, che ha provveduto anche alla loro iscrizione alla gara". E loro, i richiedenti asilo, commentano: "Siamo molto felici di incontrare le persone quartiere" racconta Kalilou, uno degli ospiti del cento, venticinquenne del Gambia, che sara' anche il caposquadra durante la partita di calcio che si svolgera' sabato all'interno della caserma. "Le condizioni di vita qui sono meglio che altrove" dice Mohammed, mentre racconta che a pranzo viene dato loro tutti i giorni un piatto di pasta e a cena uno di riso, con delle verdure. Da qualche mese il comitato ha organizzato anche dei momenti di socialita' per fare uscire gli ospiti dalle mura della caserma, utilizzando spazi di Emergency e altre associazioni di quartiere, in piazza Perego e piazza Gramsci. Se sono attese contestazioni? Il comitato risponde di "non dover temere nulla": "Questa e' un'occasione, anche per chi non e' d'accordo, di entrare e vedere davvero come stanno le cose e chi sono queste persone - ribadisce Antonella - Ci aspettiamo tanta gente".