Migranti, De Corato (Fdi): "Prefetto dica se sono profughi o clandestini"

Dopo la manifestazione di protesta e quella di benvenuto per i migranti ospitati nell'ex caserma Montello non si placano le polemiche. De Corato: continuiamo a chiedere chi sono queste persone? Da dove vengono? Da zone di guerra? Non ci sembra. Vediamo sempre aitanti giovani, e mai le donne e i bambini di cui parla la Prefettura...


DE CORATO: DA DOVE VENGONO? - "Mentre l'assessore Majorino e gli ascari di Mister Expo Sala- ossia i centri sociali e i No Expo- festeggiano l'arrivo dei migranti alla ex caserma Montello, noi continuiamo a chiedere e volere quella chiarezza che ci viene negata da mesi. Chi sono le persone ospitate alla Montello? Da dove vengono? Da zone di guerra? Non ci sembra. Vediamo - sottolinea Riccardo De Corato, capogruppo di FDI AN in Regione Lombardia - sempre aitanti giovani, e mai le donne e i bambini di cui parla la Prefettura. Quanti sono i richiedenti asilo ritenuti tali dalla Commissione prefettizia? Quanti sono i clandestini che andrebbero rimpatriati? Sono domande importanti, che facciamo perché non si ripeta un altro caso Kabobo, il quale si rese irreperibile a un centro d'accoglienza di Foggia per poi rifugiarsi a Milano, dove fece quello che tutti ricordiamo. Majorino, Sala e i loro amici dei centri sociali che stanno festeggiando in via Caracciolo ce le diano, queste risposte: Majorino poi appare in delirio di onnipotenza, dopo che con la giunta Sala hanno occupato le caserme adesso pensano agli ospedali".

"Siamo certi abbiano tutti già dimenticato che a luglio, in viale Padova, è stato smascherato il trasporto in Italia di più di un centinaio di migranti clandestini stipati su furgoni merci, quasi 40 per mezzo, presi a noleggio, preceduti da vetture-staffetta con il compito di segnalare la presenza di controlli delle forze di polizia. Il tutto orchestrato da un clan criminale transnazionale di matrice pakistana, che governava questo indecente traffico di uomini. Casi come quello della Montello dimostrano il fallimento delle politiche rosso arancioni, dando ragione a chi come noi ha sempre combattuto questa accoglienza speciosa, fonte di arricchimento per cooperative e soliti noti, mediante la creazione di uno stato d'emergenza perenne. Oggi invece - conclude l'espionente  di Fdi - assistiamo al solito caravanserraglio di feste etniche e spinte al multiculturalismo, di cui vediamo da tempo i frutti. Tra un brindisi e l'altro, tra un concerto senza licenze e l'altro, sarebbe il caso che Majorino e le istituzioni ci dessero una risposta".