Milano

Migranti, destra contro Sala. Salvini: "Respingere, respingere, respingere"

Migranti a Milano, il centrodestra all'attacco di Beppe Sala dopo la sua lettera aperta al Governo. Salvini: "Il sindaco piagnucola e Renzi..."

Emergenza profughi in Italia e a Milano, dopo la lettera aperta rivolta da Beppe Sala al Governo, fioccano i commenti critici da parte del centrodestra nei confronti del sindaco.

SALVINI: "SALA PIAGNUCOLA. RESPINGERE, RESPINGERE, RESPINGERE" - "Mentre Renzi a New York e Sala a Milano piagnucolano perche' l'immigrazione e' fuori controllo e non sanno cosa fare, terroristi e clandestini continuano a seminare morti, feriti, violenza e paura. Respingere, respingere, respingere. Al posto di Renzi, ordinerei agli uomini della Marina Militare di soccorrere i prossimi 5 barconi e poi riportarli a casa loro. Se non si blocca l'invasione, la pagheremo cara". Cosi' il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

MARONI: "BENVENUTO SALA, LA PENSA COME NOI ORA..." - "Benvenuto Beppe Sala, che si unisce alla nostra richiesta di cambiare la politica del governo nazionale in materia di immigrazione". Lo ha scritto in una nota il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, commentando la lettera al quotidiano La Repubblica del sindaco di Milano sulla questione immigrazione. "Non posso che prendere atto di questa novità positiva. Spero che il governo si tolga i tappi dalle orecchie e ascolti i territori, a prescindere dal colore politico. Questo è un grido d'allarme che sale dai territori. Palazzo Chigi lo farà? Temo di no, ma mi auguro di sì" ha aggiunto Maroni. "Qui si tratta di governare un fenomeno estremamente complesso, per il quale non ci deve essere sinistra e destra. Non è - ha sottolineato il presidente lombardo - che la sinistra fa accoglienza e la destra no. Noi poniamo la questione e individuiamo le soluzioni, come abbiamo fatto durante il vertice di lunedì scorso a Genova, dove i tre governatori delle Regioni maggiormente interessate dall'impatto del fenomeno, hanno avanzato proposte concrete". Maroni ha lamentato che alle "proposte concrete di tre governatori, di tre Regioni importanti d'Italia, non sono ancora arrivati riscontri da parte del governo. Nessuno ci ha chiamato, siamo stati completamente ignorati. Questo non è una cosa bella, ma soprattutto non è una cosa utile per il governo".

MIGRANTI, GELMINI: MILANO E' AL COLLASSO - "Milano e' al collasso per l'emergenza profughi, si parla di caserme da destinare all'accoglienza, di un vero e proprio mercimonio di uomini, donne e bambini abbandonati nelle mani di mercanti senza scrupoli. E ora anche il Palasharp diventa una nuova tendopoli. Non c'e' spazio per la polemica sterile perche' rischiamo di lasciare le nostre citta' in balia della improvvisazione, senza contare che lo scontro sociale e' dietro l'angolo. Credo sia il momento per convocare un incontro operativo col ministro Alfano, l'Anci e i presidenti delle Regioni. Occorre affrontare subito l'emergenza per dare una risposta rapida a chi e' nelle condizioni di richiedente asilo e per rimpatriare immediatamente gli altri. Anche di fronte ad un'Europa sempre piu' lontana occorrono risposte tempestive". Lo dice Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda.

SQUERI (FI): "POSIZIONE TARDIVA E POCO CREDIBILE" - "La presa di posizione del sindaco di Milano Sala sulla questione migranti e' non solo tardiva ma decisamente poco credibile". Lo dichiara il deputato e coordinatore di Forza Italia per la provincia di Milano, Luca Squeri. "Quel sindaco che chiede al governo un cambio di passo nella distribuzione e nella gestione dei profughi, e' infatti lo stesso che, per non dire un 'no' a Renzi, si appresta a trasformare anche il Palasharp in un centro di accoglienza", osserva. "Per la sinistra ogni posto, caserme incluse, e' buono per essere stipato di clandestini che non hanno diritto a rimanere in Italia. Perche' di questo si tratta, sebbene Sala, vincolato all'ideologia di sinistra, non abbia il coraggio di ammetterlo. Prima di pensare a programmi di integrazione per chi arriva, bisognerebbe capire chi puo' restare e chi no", conclude.

DE CHIRICO (FI): "DA SALA SOLO TANTE BELLE PAROLE" - Alessandro De Chirico, vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, commenta: "Nel discorso d’insediamento il sindaco Sala posò l’accento sulla dialettica tra maggioranza e minoranza, senza il botta e risposta dei comunicati stampa. Secondo lui dovremmo affrontare certe questioni in maniera diretta. La maggioranza raccontandoci cosa ha in mente di fare e l’opposizione parlando delle nostre priorità. Senz’ombra di dubbio, tante belle parole. Peccato che il signor Sindaco sia il primo a non rispettare la sua stessa raccomandazione. Infatti, abbiamo appreso solo a mezzo stampa che martedì scorso, nemmeno una settimana fa, Renzi è stato a Palazzo Marino per presentare il "Pacco per Milano”. Il primo ministro ha parlato di 2 miliardi e mezzo di euro, di una cifra astronomica che potrebbe cambiare il volto di Milano realizzando vecchi progetti legati alla mobilità, alla riqualificazione urbana, al rilancio delle periferie e per rendere polo attrattivo l’area dell’Expo. Peccato che non ci siano impegni di spesa, che non esista un cronoprogramma. Milano e i milanesi non meritano di essere presi in giro. Mi sembra che anche il sindaco e la sua giunta stiano abusando dei proclami alla stampa e mettendo in atto pochi provvedimenti. La politica del nulla tipica di questi anni del premier non eletto da nessuno e dei suoi sodali del PD. Settimana scorsa Renzi era qui a Palazzo Marino, in pompa magna in sala Alessi, e oggi Sala scrive una lettera a Renzi chiedendo di fare di più in tema di profughi. Che cosa si sono detti esattamente governo e giunta una settimana fa? È bene ricordarlo per chi non lo sapesse, e Sala lo mette nero su bianco, presto queste persone verranno utilizzate per lavori socialmente utili attraverso le "borse lavoro”. Queste sono scadute a fine luglio e tanti milanesi in difficoltà, che hanno pagato le tasse e continuano a farlo con immensi sacrifici, sono in attesa e pretendono un aiuto dal loro comune e dal loro Paese di nascita".







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