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Migranti, Grimoldi contro il "piano Minniti": limitare gli ingressi
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Migranti, Grimoldi contro il "piano Minniti": limitare gli ingressi

"Il piano per gestire l'immigrazione proposto dal ministro Minniti, con snellimento (apprezzabile) delle procedure per la valutazione della domanda di asilo, CIE da appena 150 posti ed un teorico piano da 10 mila rimpatri l'anno, non funziona, per i numeri, semplicemente perché non prevede restrizioni all'ingresso, limitandosi a disciplinare quel che accade dopo l'arrivo degli immigrati. Non funziona perché in questi primi tre mesi, nonostante sia inverno (e di questo dobbiamo ringraziare le navi delle ONG), sono già sbarcati oltre 23mila immigrati, il 60% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e questo fa presumere che in questo 2017 ne sbarcheranno 250mila o addirittura 300mila, come previsto anche dalle associazioni internazionali". Lo dichiara Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e Deputato della Lega Nord. 

"Le misure proposte da Minniti sono palliativi, a cosa servono 10mila rimpatri quando vieni invaso da 250mila immigrati? A cosa servono CIE da 150 posti in ogni Regione quando, per esempio, la Lombardia ha quasi 24mila richiedenti asilo? Sono questi numeri a bocciare il piano Minniti. Il problema va affrontato limitando gli ingressi, attraverso i pattugliamenti in mare e i respingimenti dei barconi verso le coste libiche, come fanno regolarmente Malta e la Spagna. Se al posto di farne entrare 250mila ne entrassero solo 25mila allora si potrebbero applicare le misure elencate da Minniti, inclusi i nuovi CIE da 150 posti, ma con i numeri attuali queste misure non hanno senso". 

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