The Milan Show-Biz
Il meglio della Milano Fashion Week 2022. GALLERY
Si chiude oggi la MFW della rinascita post (speriamo) pandemia. Ecco il meglio andato in scena sulle passerelle milanesi
Il meglio della Milano Fashion Week 2022
La moda prova a ripartire. Seppur ancora molti brand abbiano scelto di sfilare senza pubblico, altri invece hanno provato a riportare gli appassionati nei loro show. Vediamo le collezioni primavera estate 2022 più belle andate in scena a Milano. Per Affaritaliani.it Milano l’inviata speciale Krystel Lowell
FENDI
E' una riscoperta del lavoro di illustratore di Antonio Lopez e del suo ruolo di scopritore ed esaltatore di bellezze e talenti femminili come Jerry Hall, Pat Cleveland, Bianca Jagger, Grace Jones, la collezione Fendi disegnata da Kim Jones, la prima in passerella a Milano dopo le restrizioni dovute al Covid. Non è solo un tuffo nell'era dello Studio 54 e un omaggio a Karl Lagerfeld, che di Lopez era amico tanto da ospitare lui e la sua crew a Parigi, ma anche la celebrazione di una femminilità 'empowered', come la definisce Jones. "Questo è il mio primo live show per Fendi ed è una celebrazione - dice il direttore creativo - la nostra donna ha voglia di uscire e vestirsi. Siamo stati rinchiusi tutti quanti per così tanto tempo che questo è ciò di cui penso abbiamo bisogno ora". E sono donne pronte a passare dal dancefloor al mondo: "la mia Fendi è multi generazionale - continua Jones - è per tanti tipi di donne diverse, che vogliono sentirsi bene con se stesse. La donna di Lopez e la donna Fendi sono 'empowered'".
ALBERTA FERRETTI
Ci vuole una "coriacea leggerezza" per stare nel presente: ne è convinta Alberta Ferretti, per la quale la concretezza è espressione di femminilità. E in un momento in cui di certezze ce ne sono poche, lavora sulla certezza del suo segno, con una collezione che riafferma il suo stile: ecco l'amato chiffon, per abiti cortissimi o lunghissimi, senza mezze misure, i ricami e il sangallo, le frange per i top a crochet e i minidress, la rafia lavorata a mano e i nodi sensuali. Tutto proposto in un gioco di opposti dove i volumi sono morbidi e ariosi, oppure scolpiscono la figura, mentre i capi si stratificano, con i pantaloni sotto il vestito, oppure si riducono e lasciano in vista un fianco o la schiena. Idem per i colori, che vanno dai naturali ai bagliori delle pietre per arrivare al nero con cui si chiude la sfilata, un capo di chiffon indossato da Gigi Hadid. Come unica stampa, la farfalla, scelta in quanto simbolo di rinascita e metamorfosi.
ROBERTO CAVALLI
Audace e ribelle, senza mezze misure, soprattutto indipendente e coraggiosa. E' una donna che vuole divertirsi e sa come farlo quella tratteggiata da Fausto Puglisi, che per la spring-summer 2022 di Roberto Cavalli celebra la sensualità femminile libera dal sex appeal inteso come machismo patriarcale. "Sono cresciuto con Helmut Newton ed Azzedina Alaia, non c'era l'oggettivizzazione del corpo femminile - spiega lo stilista -. Io voglio celebrare la donna, una donna che fa scappare gli uomini, che può vivere in modo indipendente, che non vuole sedurre l’uomo ma solo divertirsi". Quarantasette le uscite in pedana, che spaziano dai minidress agli abiti da sera cut out, ai parka e cappotti jacquard, fino ai power suit e ai tubini. Abiti che scavano nell'archivio di Roberto Cavalli con le sue sperimentazioni di stampa degli anni '70 e la continua osservazione della natura, con cui lo stilista fiorentino ha costruito nel tempo nuove texture e grafiche, usando ogni tipo di materiale.
PRADA
Strascichi, corsetti e abiti da sera, ma alla moda di Prada: è una seduzione per riduzione quella immaginata dai co-direttori creativi Miuccia Prada e Raf Simons per la prossima primavera estate, un modo di esplorare idee di espressione della sessualità attraverso l'abbigliamento, ricontestualizzando elementi del passato. Ed ecco che lo strascico è un ricordo in seta couture sulla gonna cortissima, portata con il blazer over o il biker, mentre la curvatura di un reggiseno è un accenno sul maxipull di lana a righe, le allacciature dei corsetti sono sovrapposte alle bluse e non restringono il corpo, che è comunque sempre in primo piano. Dall'eleganza degli abiti da sera nasce poi un intero guardaroba, in doppio raso ma anche in pizzo scarlatto, risignificato per il quotidiano. Sono abiti al polpaccio ripresi in vita, con la schiena lasciata volutamente scoperta dai bottoni non allacciati, alternati a cappottini over sagomati con allacciatura da corsetteria, portati con sandali dal tacco scultoreo.
ELISABETTA FRANCHI
La collezione disegnata dalla stilista Elisabetta Franchi per la spring-summer 2022 porta in passerella tutti i look che per lei più rappresentano la rinascita di una donna viaggiatrice, che vuole tornare a esplorare il mondo. I suoi abiti celano l’audacia di una strong woman. I colori tenui, naturali del beige, cammello, panna, bianco e le fantasie dallo spirito esotico come l'animalier danno l’idea di look perfetti per safari in un’inedita versione iper femminile con camicie sahariane che per l’occasione diventano anche abiti ampi stretti in vita da una cintura, shirt crop top abbinati a gonne dagli ampi bottoni e abiti proposti anche in versione mini-me. Molti sono i dettagli preziosi e gli accessori che richiamano l’avventura e la voglia di ricercare nuove terre, fra effetti tortoise, cinture, borse multitasking e collane che giocano in lunghezze e charms. Non mancano poi gli abiti lunghi o gli evening dress midi sfarzosi che rispecchiano al meglio l’idea di fascino e sensualità di Elisabetta Franchi.
ERMANNO SCERVINO
Pizzo e piume, spacchi e trasparenze, per una femminilità estrema. Ma anche giacche dai tagli morbidi e ampi per una moda sempre al top. La collezione di Scervino è giorno e sera, sport e couture, il guardaroba che serve alla donna contemporanea tra suit all’apparenza essenziali nelle loro forme fluide e scivolate, completi in pelle cruelty free doppiata, morbidissimi caban in suede e anorak super colorate, in una palette di verde smeraldo, giallo e rosa.
VERSACE
Dopo Jennifer Lopez, è ora il momento di Dua Lipa. In passerella anche Naomi Campbell, la figlia di Madonna Lourdes Maria Ciccone Leon, le super top Gigi Hadid e Irina Shayk. A ispirare le nuove creazioni, i celebri foulard in seta della maison. “Il foulard è un elemento fondamentale dell’heritage di Versace e del suo Dna. Rappresenta una tela sulla quale si sono susseguite le nostre stampe iconiche ed è stato indossato in molteplici modi dai top annodati alle bandane, fino a diventare accessorio per le borse – spiega Donatella Versace –. Il foulard ha caratterizzato le nostre collezioni fin dagli inizi ma per questa stagione tutto si capovolge, non è più solo un accessorio ma diventa provocante, sexy, audace”. Data la sua natura versatile si presta a tante trasformazioni, dalle camicie fluttuanti ai sexy miniabiti. Combinati con stampe iconografiche, è come se i capi fossero stati strappati e ricuciti insieme. I tagli negli abiti sono tenuti insieme dalle iconiche spille da balia presentate nelle nuove varianti di colore che diventano sia accessori funzionali che elementi decorativi. Abiti in latex, top e gonne realizzati in una palette di colori accesi completano la collezione.
MONCLER
E' un viaggio in un mondo allargato quello di Moncler Genius che per la prima volta, dopo lo stop l'anno scorso per il covid, si trasforma in MondoGenius. E' un'esperienza digitale immersiva realizzata in diretta da Milano dove Alicia Keys, cantante 15 volte vincitrice del Grammy Award, in collegamento con Victoria Song a Shanghai, guida i partecipanti in presenza e i tanti collegati su un sito dedicato e su oltre 30 piattaforme - tra social media, e-tailer, siti web e canali media - alla scoperta visiva e sonora di 11 collezioni di altrettanti stilisti, presentate con una contaminazione di generi: dall'arte al cinema, con un cortometraggio di Luca Guadagnino, alla musica. Alicia Key fa da guida fisica e narrante di un viaggio che vuol essere al tempo stesso destinazione e intona alcuni versi sul tema della memoria. "Abbiamo unito il mondo live e digitale in una esperienza immersiva", spiega il numero uno di Moncler Remo Ruffini al termine dell'evento. "Facciamo vivere un 'esperienza, tutto ruota intorno a quel che rimane", aggiunge a proposito della memoria. MondoGenius "È un'evoluzione non dettata dal covid ma un evento fisico fatto in 5 città". Realizzati negli ultimi mesi oltre che a Milano e a Shanghai anche a New York, Seul e Tokyo oggi i video delle collezioni sono stati mostrati al pubblico di MondoGenius. "Se vuoi comunicare con i consumatori non puoi che essere digitale. Dobbiamo far condividere le stesse esperienze", ha concluso Ruffini.
DOLCE & GABBANA
E luce fu: come a esorcizzare la pandemia, tutto brilla sulla passerella di Dolce e Gabbana, che non a caso hanno chiamato 'light' la loro collezione per la prossima estate, che sarà ad alto tasso di seduzione. Per tornare alla vita serve "un raggio di luce fortissimo" e Dolce e Gabbana lo hanno trovato guardando agli anni 2000: "allora arrivavamo da un momento molto buio, quello del minimalismo, che per noi - raccontano oggi - era un annientare la femminilità, un toglierle il piacere di esprimersi". Se nel 2000 erano stanchi di quell'estetica, ora sanno che quello da cui si esce è un buio diverso, ma forse i due periodi hanno qualcosa in comune se i capi di quel periodo vanno a ruba - raccontano - nei negozi vintage. E allora sono diamanti e pietre ad accendere ogni capo, dai pantaloni con le stringhe, il reggiseno e la gonna-cintura con la fibbia che sono una riedizione dei cult di 20 anni fa, alle T-shirt omaggio a J Lo. E poi ci sono i pantaloni militari e quelli skinny, i costumi da bagno scintillanti e "super erotici" portati con l'intimo di pizzo, "nuovo oggetto di piacere come il body degli anni 80". Tutto all'insegna di una femminilità estrema e super sexy che "non è una nudità volgare o sporca - precisano gli stilisti - ma un gioco". E sono abiti guepiere con le stringhe, tubini mini di frange luccicanti, vestiti a fiori, capi aderentissimi metà animalier luccicante e metà pizzo nero.
GIORGIO ARMANI
È un mare di dolcezza la collezione per la prossima estate di Giorgio Armani, che dopo 20 anni è tornato a sfilare nel teatrino di via Borgonuovo, trasformato in un fondale acquatico illuminato dalle luci del tramonto. Una magia che accomuna la scelta del luogo e gli abiti, e che ha lasciato più di un ospite con gli occhi lucidi. "Oggi si ha voglia di dolcezza, di essere innamorati e che qualcuno si innamori di noi - dice Giorgio Armani al termine della sfilata - abbiamo voglia di recuperare dei rapporti persi a causa del mondo, che sta andando verso una situazione discutibile. Teniamo quello che abbiamo con i denti, abbiamo la terra: cerchiamo di salvare lei e noi stessi". E lo si può fare partendo da un sorriso, lo stesso che, inaspettatamente, sfoggiano le modelle in passerella: "è stata una bella guerra - scherza Armani - le ragazze quando sono fuori sono abituate a essere dure e severe, secondo una scuola di questi ultimi anni, drastica nel dire che sorridere è una cosa vecchia, invece sorridere fa piacere a tutti". E strappano più di un sorriso le canzoni che, dopo 'L'infinito' di Leopardi, accompagnano la passerella, da Lucio Dalla a Loredana Bertè, tutti i classici della canzone italiana che parlano di mare e d'estate. "Finalmente la canzone italiana, io adoro questi pezzi e dovevate vedere - racconta alla stampa - come si muovevano le ragazze ascoltando questi brani, con amore e non con isterismo". Una scelta che è anche "un omaggio all'Italia, ma non vorrei - minimizza lui - ergermi a salvatore della patria. Mi ricordano 40 anni fa, quando ho iniziato e queste canzoni accompagnavano il mio lavoro: questo insieme di cose mi ha convinto a calcare un po' la mano". Certo, trasformare il teatrino di via Borgonuovo in un fondale marino "è stata una bella fatica, ma il risultato c'è: scendere in questo sotterraneo e trovare un'atmosfera del genere mi sembrava una cosa inaspettata e magica".