The Milan Show-Biz
Il miglior chef a domicilio a Milano? E' il bocconiano Luca Pizzocheri
A tu per tu con Luca Pizzocheri, dalla laurea in economia in Bocconi alla cucina a domicilio, un format sempre più richiesto in questi ultimi mesi
Il miglior chef a domicilio a Milano? E' il bocconiano Luca Pizzocheri
A tu per tu con Luca Pizzocheri, dalla laurea in economia in Bocconi alla cucina a domicilio, un format sempre più richiesto in questi ultimi mesi
Lei si è laureato in economia e ha fatto un percorso di studi lontano dal mondo del food, cosa l'ha portata a cambiare vita e quando e come è nata la sua passione per la cucina?
Non solo una laurea in economia, ma anche 8 anni di carriera nel marketing di importanti aziende sono un bagaglio tutt’oggi fondamentale per condurre con successo la mia attività in cucina. Dico sempre che una cena prima deve essere venduta, poi cucinata e servita!La passione per la cucina, quella di una volta, quella famigliare, mi è stata trasmessa da mia madre che era una bravissima cuoca di casa. Dopodiché la passione per le cose belle in generale, come ad esempio l’arte contemporanea, mi ha portato a sperimentare la cucina gourmet, quella dei ristoranti stellati, quella che per cui cucinare si avvicina a una forma artistica. Così ho iniziato a spadellare in cucina per esigenza partendo dalle basi, ma amando mangiare bene e non potendo sempre uscire a cena, ho iniziato a studiare, a provare ad imitare i piatti di alcuni chef; nel 2016 ho frequentato una nota Accademia di cucina professionale e successivamente ho trascorso alcune esperienze di lavoro nelle cucine di importanti ristoranti di Milano.
“Chef a domicilio" è un format nuovo che negli ultimi anni è sempre più richiesto. Ci può raccontare come funziona?
Lo chef a domicilio è un professionista che si reca presso la casa o la location dei propri clienti per servire un pranzo o una cena. Dopo una chiacchierata preliminare con il cliente durante la quale cerco di carpire specifiche esigenze e gusti alimentari, propongo una serie di piatti e il cliente ne seleziona alcuni per comporre il menù. Il giorno della cena mi reco con la spesa presso la casa del cliente e in un paio d’ore cucino buona parte delle preparazioni. Spesso alcuni ospiti incuriositi o appassionati colgono l’occasione per chiedermi qualche dritta e per sbirciare alcune preparazioni. Durante la cena io o il mio staff di sala serviamo le varie portate che vengono ogni volta brevemente raccontate.Al termine della serata, il padrone di casa si ritrova con la cucina pulita e in ordine così come è stata consegnata all’inizio.
I vantaggi del Ristorante e la comodità di stare a casa è uno degli aspetti positivi di avere uno chef a casa. Secondo Lei cosa piace di più ai clienti e perché chiamare uno chef a domicilio?
Ho diversi “target” di clienti: alcuni sono coppie di amici con i bambini che vogliono godersi una cena senza dover gestire i figli piccoli che corrono per il ristorante; altri clienti organizzano cene di affari e preferiscono stare in casa per avere maggiore riservatezza e privacy; spesso realizzo cene di coppia per festeggiare un anniversario o una ricorrenza speciale. Altri clienti mi chiamano per stupire i propri ospiti con un servizio esclusivo. Altri ancora semplicemente non vogliono avere problemi di orari, prenotazioni, parcheggio e a casa propria si sentono più a loro agio.In ogni caso sono tutti appassionati di buona cucina!
Le cucine non sono sempre attrezzate, come riesce ad organizzarsi?
Quasi sempre le cucine sono ben attrezzate. Altre volte meno, ma in questi casi, grazie ad un colloquio preliminare con il padrone di casa, capisco se devo integrare alcune strumentazioni portandole io. Ciò che per me è fondamentale, cucina più o meno bella, è cercare sempre di entrare nelle cucine dei miei clienti “in punta di piedi” rispettando al massimo tutto ciò che utilizzo.
Quali sono i suoi piatti preferiti?
Indubbiamente il riso, soprattutto quando si parla di risotti. Penso che un risotto ben cucinato sia una coccola per il palato e per noi chef una tavola bianca su cui sbizzarrirci. Oltre al riso, amo molto il pesce, ad esempio le triglie di scoglio, pesce poco considerato perché difficile da trattare, ma molto gustoso e bellissimo da presentare.
Per quante persone riesce a cucinare? Si avvale anche di collaboratori?
Dalla cena di coppia fino a circa cinquanta persone, anche se usualmente considerando il contesto di casa le cene più gettonate sono per 8-10 persone. Per gruppi più numerosi, ad esempio per piccole feste o celebrazioni di cerimonie religiose è possibile prevedere degli aperitivi / light dinner che consentono agli ospiti di godere di un percorso gastronomico curato e allo stesso tempo comodo per essere consumato in piedi senza la necessità di appoggiarsi a tavola.In casi di gruppi numerosi o per cene più formali mi faccio aiutare da camerieri e aiuto cuoco.
Come fare per contattarla?
Sito internet, Facebook, Instagram, Google places, email, whatsapp, cellulare...mi manca solo il telefono fisso! Tutti i giorni a qualsiasi ora, per chiedere info senza alcun impegno! Sul mio sito https://tabletales.it/ ci sono tutti i riferimenti per entrare in contatto con me.
Vuol dare un consiglio ai suoi colleghi che durante il lockdown hanno pensato di smettere? Come vede tu il futuro per la Sua categoria?
Il periodo del lockdown è stato tosto per tutti. Ti trovi con un’attività che da un giorno all’altro è costretta a sospendersi e per colpa di nessuno, quindi un po’ di sconforto è normale. Credo sia importante restare motivati, approfittare di questi periodi transitori per rinnovarsi, studiare, sperimentare nuove ricette senza perdere il contatto con i propri clienti storici. Chi ha alle spalle professionalità e qualità non avrà problemi a ripartire, diversamente dagli improvvisati.Vedo un futuro in cui l’attenzione per i servizi tailor made sarà sempre più alta, per due motivi: noi italiani abbiamo la convivialità nel sangue, difficilmente rinunceremo ad un buon bicchiere di vino e un buon piatto in compagnia...magari in questo periodo meno frequentemente, ma con maggiore attenzione alla qualità; inoltre, percepisco una maggior voglia di esclusività e intimità. Le persone stanno rivoluzionando le proprie abitudini, capiscono che è possibile godersi un bel momento di socialità anche a casa e che, a volte, è anche meglio!Per queste ragioni auspico anche che si formeranno istituzioni/associazioni che normeranno ancora di più questa professione.