A- A+
The Milan Show-Biz
Mezzo secolo di Fratelli La Bionda: un pezzo di storia della musica italiana
Mezzo secolo di Fratelli La Bionda

Mezzo secolo con i Fratelli La Bionda: un pezzo di storia della musica italiana

A tu per tu con Carmelo La Bionda, che, insieme al fratello Michelangelo, hanno fatto grande la musica italiana nel mondo. Creatori di successi internazionali come “One for me, one for you”, “Vamos a la Playa”, “No Tengo Dinero”, “Innamoratissimo” e “L’estate sta Finendo” , “1-2-3-4 Gimme Some More” hanno anche creato migliaia di Jingles famosi per brando come Coca Cola, Fita,Cornetto Algida, Sorrisi is Magic. Loro anche le musiche di tutti i film del duo Bud Spencer e Terence Hill.

Mezzo secolo dei F.lli La Bionda. Con le Vostre canzoni e i vostri testi avete contribuito in maniera importante alla musica italiana. Ci parli di come siete partiti e quali i momenti piu’ salienti della Vostra carriera…

La nostra carriera inizia negli anni 60 quando, sull’onda della Beatlemania, mettiamo su una band (allora si diceva “complesso”) suonando musica beat ed esibendoci dove capitava: dalle sale da ballo (balere) ai teatrini parrocchiali.  Iniziamo anche a scrivere canzoni, sostanzialmente “beat “in inglese.. Nel 1970, approdiamo quasi per caso  alla Ricordi, una delle più importanti e storiche case discografiche  ed editrici musicali italiane. Ascoltano i nostri pezzi e ci chiedono di scriverne ancora per i loro cantanti.  E’ un’occasione insperata così ci buttiamo a capofitto a scrivere, nonostante i nostri impegni di studenti.  Nasce “Primo Sole Primo Fiore” che i Ricchi e Poveri, freschi vincitori di Sanremo, portano al prestigioso Festival di Venezia. La canzone, con il testo di Luigi Albertelli, ha un buon successo, il nostro primo successo!  Solo l’inizio. Guardiamo avanti. Bruno Lauzi, un artista compositore, cofondatore della scuola dei cantautori genovesi, ci offre di scrivere canzoni  e fare spettacoli insieme a lui. Gli diciamo di si e che siamo suoi fan e possediamo il suo primo album e lui, con il suo humour inglese, ci dice : “allora siete stati voi a comprarlo!!!"

Nel 1971 Bruno sta vivendo un periodo di successo e popolarità con “Amore Caro Amore Bello” canzone scritta dal duo Mogol -Battisti. Per tre anni giriamo l’Italia in lungo e largo, avendo in lui anche un grande maestro di vita.  Nel 1972 il manager di Mia Martini, già di Patty Pravo, Alberigo Crocetta, decide di “spostarla”  dalla RCA di Roma a una più promettente Ricordi a Milano.

Vuole per lei un repertorio pop  innovativo, sostanzialmente meno di nicchia. La Ricordi compone un team di autori apposta per lei, con noi, Maurizio Fabrizio, Dario Baldan Bembo e Maurizio Piccoli come musicisti. Bruno Lauzi e Luigi Albertelli come  autori dei testi. La prima creatura di questo team è Piccolo Uomo, scritto da Dario Baldan Bembo, Bruno Lauzi e Michelangelo La Bionda. Canzone  che inizialmente Mia Martini  non voleva proprio interpretare. Ma la si convince  e il disco viene pubblicato nell’aprile del 1972. L’estate del 72 è l’estate di Mia Martini,  nuovo idolo dei giovani. E’ nata una grande  stella!!! E che stella!!!!Diventiamo subito suoi grandi amici (in realtà siamo tutti innamorati di lei!) creando un profondo sodalizio professionale e umano. Ricordo le ore passate ad ascoltare insieme  i grandi cantautori internazionali come Cat Stevens, Crosby Stills &Nash, Jony Mitchell  e anche artisti brasiliani. Ed è proprio questa la musica che ci ispira nello scrivere canzoni per lei.

Nel 1972 registriamo il nostro primo album:  Fratelli La Bionda S.r.l.  come, cantanti e autori  in  stile americano West Coast, e coi testi di Lauzi. E’ una  novità assoluta per l’Italia che influenza tanti giovani artisti che ammirano il  sound delle  nostre chitarre acustiche e lo stile delle composizioni all’americana. Nelle canzoni si parla della voglia dei giovani di andare via … di partire senza una vera meta. Infatti Il brano di apertura si chiama “La Diligenza” (La diligenza parte, chi mi sa dire dove va…) ll  nostro secondo album, più vicino al mondo pop inglese, si avvale  della collaborazione di  Nicky Hopkins, pianista dei Beatles e dei Rolling Stones e viene registrato  nei nuovissimi studi dei Beatles, gli “Apple Studios”  proprio col loro leggendario sound engineer Phil McDonlald e in Italia con l’altrettanto leggendario Gaetano Ria, sound eng della PFM. E il nostro primo approccio a un progetto di respiro  internazionale. In Italia ci incoraggiano a desistere e rimanere qui. Ci dicono che all’estero non c’è posto per i cantanti italiani e noi rispondiamo che gli Abba sono svedesi e gli Shocking Blue olandesi. Se c’è posto per loro c’è posto anche per noi.

Nel 1974 prima di tentare di superare i nostri confini, veniamo chiamati per suonare le chitarre acustiche nel nuovo album di Fabrizio De Andrè:  Volume Ottavo.  Il nuovo arrangiatore del Faber, Tony Mimms  vuole cambiare i canoni classici degli arrangiamenti dei suoi dischi.  Lavoriamo sull’album per tanti giorni  e così diventiamo amici di quello (Fabrizio) che  per noi è più che un idolo e lo incoraggiamo ad iniziare un’attività di concerti. Si convince e  Iniziamo a fare  le prove ma ha ancora troppa paura di apparire di fronte al pubblico. Quando finalmente la supererà noi siamo già a Londra dove conosceremo il produttore di David Bowie, Tony Visconti , che ci permette dia assistere ad alcune registrazioni in studio. Amici  comuni ci presentano quel fascinoso personaggio dal nome Amanda Lear. Nel mondo si sta facendo soprattutto Disco Music e la convinciamo a provarci, magari mantenendo un pizzico di quel glam rock a cui lei è vicina.Registriamo alcuni suoi primi singoli e capiamo che la cosa giusta è trasferirci tutti a Monaco di Baviera dove si fa, in grande stile e con grande successo internazionale, la Disco Music Europea.

A Monaco la Ariola, casa discografica tedesca, si convince a registrare  un album “disco” Di Amanda con Tony Monn come produttore e   da cui apprendiamo tanti segreti della Produzione Disco. Incontriamo  i grandi musicisti e produttori di Monaco, provenienti da tutto il mondo. Soprattutto Giorgio Moroder, italiano altoaatesino,, produttore e autore del fenomeno mondiale Donna Summer.  E’ il 1976 e a Monaco ci resteremo, per produrre i nostri album fino a quelli dei RIgheira, nonchè le colonne sonore dei film di Bud Spencer e Terence Hill e altri, fino al 1985.

Nel 1977 i nostri primi  due album verranno pubblicati col nome D.D.Sound. Ci diamo un nome esotico perché vorremo apparire anglo-americani.Dagli album escono Disco Bass, sigla della nuova edizione della Domenica Sportiva, il programma allora più seguito della RAI e 1-2-3-4 Gimme Some More (super ballabile per le discoteche europee) , Burning Love e altri brani. E capiamo che è molto importante che il nostro stile si differenzi un po’ da quello delle produzioni correnti. Ma ci manca il mega successo mondiale.

Nel 1978 decidiamo di usare per la prossima produzione  il nostro vero nome LA BIONDA e da una lavoro di ricerca, maniacale, di un sound che si differenzi da quello che fanno tutti gli altri, registriamo   One For You One For Me, dove realizziamo la nostra passione musicale che è la fusion. Dal Pop-Blues al Calypso all’Elettronica, il tutto immerso nel  beat della Disco. La fusion di generi e la scrittura particolare riesce a fare diventare la canzone un successo davvero mondiale così riconoscibile  con quell’inizio di piano arpeggiato che sembra proprio fatto per incitare la gente a scendere subito nella pista da ballo.. Siamo i primi a mescolare vari generi con la Disco.Possiamo veamente dire che stiamo facendo ballare anche noi tutto il mondo!!! Continueremo a registrare   tutti i nostri dischi  a Monaco ,con alcune parentesi a Londra e Los Angeles e al Castello Di Carimate in Italia dove ci sono  (ormai chiusi) dei bellissimi studi di registrazione. Nel secondo album Bandido, non tentiamo di fare la copia carbone di One For You One For Me. Ci sono pezzi di vario genere ma il singolo è un dico-cha cha. Molti apprezzano la scelta. Qualcuno si aspettava la vecchia disco. Anno prolifico anche per  due dischi cancora ome DD SOUND. La nostra casa discografica non vuole rinunciare all’avviamento e ci “costringe a registrare due album all’anno”. Un la Bionda e un DD Sound. C’è chi parla di notti magiche ma per noi erano notti di lavoro per potere portare avanti due produzioni più tutta la promozione dal vivo, principalmente Tv, che bisognava fare. Non so se oggi i giovani accetterebbero un tour de force di questa portata!

Nel 1980 siamo sempre stati affascinati dall’elettronica e ci capita di fare quasi senza accorgercene il primo disco pop-elettronico della storia. Non è mai stato fatto così creiamo una nuova tendenza. Oggi, sul WEB sono in tanti a dire che anche i Daft Punk devono avere ascoltato questa canzone. Non sappiamo se sia vero ma è in qualche modo credibile e ci fa molto piacere pensarlo. Ci chiama a Roma Sergio Corbucci, grande e mitico regista. Vuole nuovi autori per le colonne sonore dei suoi film, in particolare quelle di Bud Spencer e Terence Hill.

Nel 1983 il passo successivo sono i Righeira che scopriamo in quel di Torino ma pendolari con Milano, la Milano ormai regno della moda.  Vorremmo far loro presentare uno show televisivo che stiamo tentando di mettere in piedi. Siamo ambiziosi ma in questo caso non abbastanza o … forse qualcun pensa che vogliamo invadere territori …. Non nostri. Ovvero…lo show non  riusciamo a piazzarlo ma poco importa perché Il risultato  di tutto questo trambusto è  Vamos a La Playa. Lo registriamo a Monaco in sei mesi. La produzione più lunga della nostra vita. Una canzone che è storia della musica e del costume. Tuttora viva e vegeta. Il disco scoppia in tutto il mondo. Seguono “No Tengo Dinero”, “Innamoratissimo”, e nel 1985 “L’estate Sta Finendo” che spopola nelll’estate italiana del 1985.

Nel 1985 costruiamo i Logic Studios,  gli studi di registrazione più importanti di Italia.L’investimento è davvero … corposo. L’attività creativa prosegue scrivendo musica per la pubblicità. Ricordiamo Aspirina Bayer, Cornetto Algida Cuore di Panna, Sorrisi is Magic ecc. centinaia di Jingles. Come imprenditori, oltre agli studi , come Editori Musicali rappresentiamo per tanti anni autori americani di canzoni quali Stand By Me  e Thriller. Circa 300.000 canzoni!

Oggi guardiamo al futuro ancora come produttori e talent scout. Nel frattempo il mondo della musica è cambiato totalmente ci si debba rimettere  a combatter e per avere il proprio posto al sole. That’s life! direbbe “The Voice” ovvero il grandissimo Frank Sinatra.

Carmelo e Michelangelo, chi il più creativo e chi più pragmatico?

Io sono la parte creativa H24. Mio fratello la parte pragmatica  e riflessiva. Che sa aggiungere il tocco giusto all’ultimo momento Per migliorare una canzone come è successo con One For You One For Me. Personalmente sono  molto  sognatore e continuo a scrivere anche solo con  la mente anche quando sono sulla metropolitana …. rischiando  di scendere , per errore, alla fermata successiva. . Sono impaziente e quando le ho metto tutto  giù col computer, tramite il mio programma elettronico di composizione; velocemente proprio come un pittore che dipinge a pennellate veloci. Usando milioni di colori e suoni musicali che ho nelle immense  librerie di suoni.

Michelangelo, visto che, pur essendo un buon creativo, deve occuparsi dei nostri diritti d’autore(qualcuno ahimè deve fare il lavoro duro), su un piano internazionale H24 anche lui, deve tirare sempre fuori la sua grinta e la sua pragmaticità che io non sarei capace di tirare fuori.Deve seguire tutto quello che succede internazionalmente nel business musicale, i cambiamentidovuti all’evolversi del Web con social, siti musicali ecc. Ogni tanto però si unisce al momento creativo con le sue “correzioni e aggiunte” che sono sempre fondamentali perché sono motivate dal capire come sta andando il mondo del business internazionale, in quel momento. E non fare errori che non ci farebbero vendere neanche un “file musicale”.

Italia, ma anche molto estero come UK e Germania…

Abbiamo sempre avuto, fin da piccoli, una grande attrazione per la musica che arrivavadagli Stati Uniti: Elvis Presley, Ray Charles, Little Richard e molti altri erano I nostri  idoliche noi riuscivamo ad ascoltare dai Juke Box ,nascosrti sotto il tavolino del bar sotto casanostra finchè non venivamo cortesemente buttati fuori perché minorenni. E alla fine, dopo vari anni di Italia , siamo riusciti a coronare il nostro sogno e trasferirci prima a Londra e poi finalmente a Monaco Di Baviera dove siamo rimasti per tantissimi anni.A Londra non siamo rimasti molto L’inghilterra era sempre sotto l’influsso del rock. David Bowie, Queen Roxi Music. Un elenco che non finica mai di grandi artisti tutti straordinari.. Era il periodo del Glam Rock e la stessa Amanda Lear, da noi incontrata a Londra e poi a Saint Tropez (Amanda frequentava Il jet set della musica e dell’arte di tutto il mondo) ne era a suo modo parte. Aveva inciso una canzone con cui avrebbe dovuto aprire il nuovissimo tour di Bowie, che però non si fece. Noi abbiamo capito che non essendo artisti rock, avremmo dovuto cercarci un’altra strada e per fortuna in quel momento in Germania, era scoppiata la Disco Europea, un’emanazione un po’ meno black  di quella americana. In America la Disco era nata anche come fatto sociale di integrazione fra classi, colori della pelle e tendenze sessuali e musicalmente derivata dal soul e dal Funky.Nella discoteca tutti erano protagonisti come Warhol aveva ipotizzato e, come raccontato nella Febbre Del sabato Sera ognuno poteva essere re della serata. Poi, usciti alla fine ognuno tornava al proprio ruolo. Tutti contenti.

In Germania si faceva Disco per puro divertimento. Il concetto sociale era sparito perché l’Europa era diversa socialmente dagli USA. Noi siamo arrivati con le nostre idee musicali pop da mescolare con i suoni e gli arrangiamenti “della Disco. Volevamo essere un po’ diversi altrimenti ci saremmo confusi nella mischia. E abbiamo lavorato molto duro per questo. L’importante era anche sapere scegliere i collaboratori giusti.

Ci hanno accolti tutti molto bene: musicisti e cantanti , produttori, tecnici del suono e gestori dei locali della notte. Il clima era di grande amicizia anche se in Germaniaera il momento del terrorismo come in Italia. Ma lì non lo sentivi e la sera era una gran festa  andare ad ascoltare qualcuno che suonava iin un locale o un concerto (ricordo quello di Santana che mai e poi mai avresti potuto vedere nel nostro Paese per via del clima di tensione e violenza che si respirava). E c’erano strumentisti eccezionali.Oggi posso dire che il batterista che suonava nei nostri diischi, è poi diventato produttore sei Simple Minds e autore, insieme a Giorgio Moroder, di What A Feeling. Ma non solo lui.Vivevamo in una favola. Sostanzialmente fino al metà  degli anni 80.Siamo stati lì fino al 1985. Anche Vamos A La Playa lo abbiamo registrato lì. Ci abbiamomesso sei mesi a concluderlo. Ma ne è valso la pena. Abbiamo portato i Righeira su a Monaco e per un po’ hanno fatto base fissa all’Hotel Hilton. Continuavamo a vivere in una favola, ma lavorando molto duro.

Amanda Lear e i Righeira, personaggi che avete lanciato Voi…

Si e ne andiamo fieri perché sono state e sono star internazionali.  Su cui il lavoro è stato duro ma efficace.

Quali sono state le Vostre canzoni di maggior successo?

One For You One For Me, There for me, I Wanna Be Your Lover, Vamos a A La Playa, L’Estate Sta Finendo e Moving Cruising dal film Spencer-Hll Chi trova Un amico Trova Un tesoro.

Nei Vostri studi in Porta Romana a Milano hanno inciso star di mezzo mondo…

Gli studi hanno visto la presenza di quasi tutti i grandi italiani, Da Vasco Rossi a Pausini, da Ramazzotti ad Alice solo per citarne qualcunio. La lista sarebbe troppo lunga. Degli artisti stranieri  vorremmo ricordare i grandissimi mitici  Depeche Mode che hanno registrato da noi il loro più grande successo: “Personal Jesus”. Una tappa fondamentale della storia del  Rock mondiale. E ancora  Rihanna, Lady Gaga, Sting, Robert Palmer, Ray Charles etc.

Una parte importante del Vostro lavoro è stato quello dedicato alle colonne sonore e ai Jingle delle pubblicità che ancora oggi si ricordano…

Ci siamo divertiti tantissimo a passare alla musica per l’immagine. Fare film ci permetteva di spaziare di più con la fantasia. E conoscere gli attori per cui scrivevamo: da Bud Spencer e Terence Hill a Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, Paolo Villaggio, Johnny Dorelli, Pozzetto e tanti altri. La pubblicità ha bisogno che tu sia un musicista molto eclettico. Abbiamo lavorato per tante agenzie di pubblicità ma soprattuttio per tanti brand che vanno dalla Coca Cola alla Fiat, dalla Bayer a Opel e tantissimi altri.Anche dalla pubblicità sono nati nostri successi discografici come “Sorrisi Is Magic“ecc.

Una storia lunga 50 anni ma un futuro ancora lungo. Quali sono i Vs progetti e su cosa state lavorando?

Stiamo lavorando per una rentrée con cose realmente nuove. A noi non piace clonarci. Nel nostro nuovo lavoro, per cui abbiamo già registrato una decina di canzoni si troveranno tanti elementi del nostro stile. Dal la Italo Disco al Pop all’Electro-Pop.Abbiamo aggiunto influenze Soul e Techno. Siamo stati un po’ rallentati dalla pandemia che ci ha impedito di lavorare negli studi In cui ci piace registrare internazionalmente. Ma ci siamo quasi. Il nuovo album dovrebbe uscire nella primavera del 2022.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
fratelli la bionda

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.