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MfW, la moda uomo prova a ripartire. FOTO

Krystel Lowell per Affaritaliani.it Milano

Bilancio positivo per le sfilate (digital) andate in scena a Milano dal 15 al 19 gennaio. Al top Zegna, Etro, Prada, Iceberg e Kway

MfW, la moda uomo prova a ripartire

Venerdì Ermenegildo Zegna ha aperto la settimana della Milano Moda Uomo in versione digital. “Con la Pandemia c’è stato un reset del guardaroba maschile - racconta Alessandro Sartori, direttore artistico di Zegna – e gli uomini non vogliono più essere costretti.” Il Covid ha stravolto le nostre abitudini e ha dato il via a un cambiamento radicale del guardaroba maschile che, inevitabilmente, non sarà più come prima, nemmeno quando torneremo a girare senza mascherina. "Alcune cose sarebbero successe in 10 anni, ci siamo arrivati ora" riflette lo stilista, spiegando che questo momento storico "è uno step che ti proietta in un'altra dimensione". Ormai abituati a fare meeting da casa, "gli uomini non vorranno più essere costretti, cosa che succede già adesso".  La rivoluzione forzata dei ritmi è arrivata negli armadi, dando vita a un totale reset. Lo stesso Sartori, di fronte al suo guardaroba, si è accorto, come tanti, che quello che offriva non era più adatto alle esigenze di oggi: "ho un sacco di camicie classiche e non so che farmene, invece - racconta - mi sono accorto di non avere abbastanza maglieria". Dalla consapevolezza che, dopo la pandemia, "non tornerà il tailoring di prima", è nata la necessità di "reinventare qualcosa di più utile al domani".

 

Collezione per lui e per lei in passerella per Iceberg, dove il direttore creativo James Long unisce il dna casual del marchio con riferimenti al club culture.  I capi sono enfatizzati da imbottiture 3D e tessuti jacquard, zip ironiche, dettagli arricciati e grafiche reinterpretate in chiave sportiva. Per la donna abiti con le strisce tipiche dello stile active e completi sartoriali in lana check, per lui capi sportivi e maglie oversize con ricamati i personaggi dei fumetti Peanuts Snoopy e Woodstock.

Da Prada c’è un ritorno alla fisicità. Il contatto, la sua assenza e la sua eterna ricerca. "Con la moda si possono esprimere delle idee. L'architettura ci ha aiutato a descrivere i sentimenti e le idee che avevamo in mente, tradotte in materiali tattili". Sono chiare le idee di Miuccia Prada per la collezione autunno/inverno 2021 dedicata all'uomo. La prima per il menswear realizzata in tandem con lo stilista belga Raf Simons e che pone al centro della scena il corpo e il desiderio personale di contatto. Un bisogno umano di scambio e relazione, messo a dura prova dalla pandemia.

Etro è un inno alla gioia. “Quando usciremo dalla pandemia, ci esprimeremo in modo iconoclasta, anticonformista, personale". Non ha dubbi Kean Etro, che per la collezione maschile autunno inverno 2021/22 guarda al futuro con ottimismo. Il direttore creativo di Etro Uomo abbraccia con un inno gioioso la collezione che inaugura un nuovo capitolo per il brand, ridefinendo il proprio ruolo nei confronti del consumatore di oggi. Questo perché a dominare la collezione è e deve il senso di libertà. Per Etro serve entusiasmo dopo il lungo confinamento. Largo quindi a un mix di high e low, casual e sofisticato. Ogni look detta il ritmo del ritorno al normale: i blazer con dettagli rubati alle divise di ufficiali gentiluomini, i cappotti vestaglia portati sopra anorak nell'iconico paisley. Non dimentica il lato street, Etro, che si traduce nei bomber, nei track pants in nylon, nei gilet fluo in lana e mohair (protagonisti di una capsula unisex see now-buy now, già disponibili online). E ancora nelle maxi felpe, nei pantaloni in denim stampato con motivi cashmere controbilanciati dalle giacche trapuntate e realizzate con i tessuti d’arredamento Etro o la robe de chambre.

Kway ha presentato a porte chiuse nel nuovo quartier generale milanese di via dell'Aprica - il 'Basic Village' allo scalo Farini, che aprirà entro fine anno - la nuova collezione per lui e per lei. "La scelta di sfilare un anno fa a Pitti ha dato risultati non quantificabili ma positivi”, racconta Lorenzo Boglione, vice president Sales di BasicNet, “così quando in molti ci hanno chiesto di rifarlo abbiamo cercato di immaginare cosa si addicesse meglio al nostro marchio. Stavamo facendo i lavori in questo spazio e abbiamo pensato che la sfilata andava fatta qui". Questo spazio di 4.000 mq, che un tempo era una fabbrica di gomme, una volta finiti i lavori "sarà uno spazio polifunzionale con i nostri uffici, showroom, ma anche loft, spazi da affittare per eventi e un progetto legato alla ristorazione", che dovrebbe avere un partner torinese.