Milano
Milano 2021, Orgoglio in Comune sostiene Gabriele Mariani
La piattaforma politica Queer Orgoglio in Comune sostiene la candidatura a sindaco di Milano di Gabriele Mariani
Milano 2021, Orgoglio in Comune sostiene Gabriele Mariani
Garantire realmente l’uguaglianza tra le donne e gli uomini in tutte le politiche, istituire le identità alias in tutti gli uffici e le strutture di competenza del Comune di Milano, realizzare un memoriale per la storia e la cultura del movimento e della comunità LGBTIQ+ e trasformare Milano in una città rifugio sicuro per le persone LGBTIQ+ a tutela dei minori abbandonati, dei rifugiati e delle persone senior: sono solo alcune delle proposte avanzate da Orgoglio in Comune, piattaforma politica Queer a sostegno della candidatura a sindaco con la coalizione Milano in Comune di Gabriele Mariani.
“Riconosciamo che ci sia stata una sensibilità dell'amministrazione Sala su questi temi, anche più che in altre realtà di centrosinistra – spiega a Mianews Gianmarco Capogna, membro del comitato scientifico nazionale di Possibile e portavoce della campagna nazionale LGBTIQ+ del partito -. Però è arrivato il momento di fare un passo avanti, vogliamo spingere perché tutti si vada avanti. Dall’esperienza di città europee come Londra, Parigi, Barcellona e Berlino vogliamo far fare un salto avanti a Milano”.
La piattaforma vuole inserire la città in una rete europea e internazionale, per la promozione di politiche che possano migliorare la vita delle persone LGBTIQ+, delle donne e delle persone con disabilità.
“Gabriele Mariani ha accolto entusiasta le nostre proposte. Nelle prossime settimane e mesi faremo incontri con realtà associative LGBTIQ+ e femministe – ha sottolineato Capogna -. Sicuramente ci saranno dei candidati alle amministrative che come Possibile Milano metteremo a disposizione della coalizione Milano in Comune. Milano deve avere in un anno 365 giorni di cultura Queer, una proposta culturale diffusa in tutta la città, comprese le periferie, e distribuita lungo tutto l’arco dell’anno e non più solo al Pride Month e che vada oltre ai luoghi tradizionalmente LGBTIQ+”, ha concluso il portavoce.