Con chi corrono le “nobildonne”. L’aristocrazia e le elezioni di Milano
Milano a place to be (maybe). Inside
Nasce il partito trasversale delle nobildonne schierate con il centrodestra. In uno scarno comunicato, l’associazione culturale Aristocrazia Europea, che raggruppa oltre duecento rappresentanti di famiglie nobili italiane, annuncia la nascita, al suo interno, di un comitato di dame, elencando le promotrici, con titoli e predicati. Fra queste, abbiamo subito notato che vi sono diverse candidate alle imminenti elezioni amministrative, che abbiamo contattato chiedendo la motivazione del loro impegno politico. “La mia famiglia, con spirito cristiano e patriottico, si è sempre occupata del bene di Roma, con particolare attenzione alla giustizia sociale, alle persone più deboli e bisognose” dichiara la giovane principessa donna Giacinta Ruspoli di Cerveteri, figlia del mitico principe contadino Sforza Lillio (storico esponente della nobiltà nera papalina, già consigliere comunale del MSI), candidata con la Lista Civica di Giorgia Meloni.
“Serve maggiore trasparenza sul bilancio comunale, interventi sul sistema dei trasporti, maggiore attenzione al mondo della cultura e del volontariato, ed ognuno di noi deve dare il proprio contributo” aggiunge serena e determinata la contessa donna Beatrice Del Balzo dei duchi di Presenzano, candidata al consiglio comunale di Milano, con la Lista Civica di Stefano Parisi. “Voglio una Milano migliore per me e, soprattutto, peri i miei figli, più sicura e pulita, il nostro centro storico è un patrimonio da preservare e valorizzare” dice entusiasta di questa nuova esperienza, la contessa Stefania Savoldi Bellavitis d’Urcei (moglie del maestro artista e musicista Klaus), candidata con Milano Popolare al consiglio di zona 1.
“I concetti di res publica e polis, sono fondamentali, giusto informarsi e impegnarsi…” ha detto la baronessa Veronica Jonghi Lavarini che è stata candidata, a suo tempo, con Alleanza Nazionale, e diverse volte anche scrutatrice ai seggi. “L’autentica nobiltà è sempre stata impegno, anche politico, per il proprio territorio e per la propria comunità. Fare buona politica rientra nei nostri tradizionali doveri” ha concluso la marchesa Ellera Ferrante di Ruffana, avvocatessa e scrittrice, già dirigente della Democrazia Cristiana.