Milano, a place to be (maybe)

Gran galà per l'American Chamber. Gli Usa a Milano e Milano negli Usa

Grande cena di Gala per l'American Chamber of Commerce in Italy. Foto

di Fabio Massa

Grande cena di Gala per l'American Chamber of Commerce in Italy. Nella splendida cornice dello Studio 90 di via Mecenate, si sono radunate ieri sera circa 200 tra le persone più importanti e influenti per l'undicesima edizione del Transatlantic Award Gala Dinner, l'evento per la consegna dei premi alle aziende che si sono distinte per gli investimenti italiani in America e per gli investimenti americani in Italia. La serata, introdotta dagli inni nazionali americano e poi italiano, suonati dalla banda dei carabinieri, ha visto la partecipazione del questore di Milano, del prefetto, del presidente della Regione Lombardia Maroni e dell'assessore regionale Del Gobbo.

A fare gli onori di casa l'amministratore delegato di HP Italia, Stefano Venturi, presidente dell'American Chamber of Commerce in Italy, che ad Affaritaliani.it spiega il senso della sarata: "Noi premiamo le aziende americane che hanno investito in Italia e le aziende italiane che hanno investito negli Stati Uniti. Questa è la nostra missione: aumentare gli scambi bilaterali tra i due Paesi. Per la Lombardia il significato è profondo perché la maggior parte delle multinazionali americane sono basate in Lombardia, sono quasi tutte qui. Moltissime aziende italiane che investono negli Usa sono in Lombardia. In Lombardia abbiamo la Camera di Commercio americana, che è stata fondata non a caso a Milano e non a Roma".

Tuttavia non ci sono solo buone notizie: "La situazione italiana, anche dopo il referendum, è complicata. Noi italiani dobbiamo svegliarci e portare avanti quelle riforme che sono state bocciate. Dobbiamo farne altre. Anche perché abbiamo un dato davvero spaventoso: gli investimenti italiani negli Usa hanno superato gli investimenti statunitensi in Italia. Nella storia è sempre stato l'opposto. Ed è preoccupante. Referendum o no, dobbiamo riformare questo Paese. La nostra deve essere una chiamata alle armi per tutti". Sul palco, insieme a Venturi, il consigliere delegato Simone Crolla, vera e propria mente organizzativa dell'intero evento. La cena, che ha visto tre portate di grandissima classe, era firmata dallo chef Davide Oldani.


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