Nasce Aristocrazia Europea, per chi crede “nei valori e nelle tradizioni della cavalleria
L’associazione culturale Aristocrazia Europea riunisce tutti coloro che si riconoscono “nei valori e nelle tradizioni della cavalleria e della nobiltà”
Ultima a nascere ma già prima come numero di qualificate adesioni e visibilità pubblica, l’associazione culturale Aristocrazia Europea, riunisce tutti coloro che si riconoscono “nei valori e nelle tradizioni della cavalleria e della nobiltà”, come recita lo statuto. Nel comitato d’onore: generali in pensione, monsignori, vecchi conti e marchesi con almeno due cognomi ed un predicato feudale a testa, ed un nome storico che, per la nobiltà italiana, è simbolo di tradizione ed impegno sociale, quello del principe nero romano Lillio Sforza Ruspoli di Cerveteri, un mito vivente per tutti gli autentici reazionari.
La nuova associazione è di fatto la continuazione ideale di quella che fu la “Maison de la Noblesse”, di cui erano alfieri, oltre a Ruspoli, la principessa Edvige Pallavicino ed il marchese Luigi Coda Nunziante, cattolici ultra conservatori, sostenitori di Monsignor Marcel Lefevbre, e con dichiarate simpatie per l’estrema destra di Giorgio Almirante e Jean Marie Le Pen. Ed infatti, fra i principali promotori di Aristocrazia Europea, come vice presidente, troviamo il barone nero Roberto Jonghi Lavarini, di antica famiglia walser (tedesco vallese), noto esponente della destra missina italiana. “Ma non ci occupiamo di politica: solo di cultura, storia e tradizioni” precisa però il presidente, il conte veneto Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico, discendente dei Dogi della Serenissima Repubblica di Venezia.
“Noi siamo impegnati in difesa della nostra identità culturale e religiosa, del nostro territorio, delle nostre chiese e dei nostri castelli, del nostro patrimonio artistico, ambientale ed anche enogastronomico” ha aggiunto il nobile asburgico Diego Martino Zoia, giudice ecclesiastico e docente di religione. “Faremo conferenze e mostre, attività benefiche, iniziative di formazione ed informazione, e daremo vita anche ad un giornale online di riferimento per tutti gli appartenenti alla nobiltà ed agli ordini cavallereschi” ha concluso l’altro vice presidente, il conte Onelio Onofrio Francioso di Arronches, giornalista e docente universitario.