Milano

Milano, al via il nuovo consiglio comunale. Ricordo di Luigi Amicone

Milano: Feltri, sindaco ritirato richiesta dichiarazione antifascismo, ho gia' ottenuto una vittoria

Milano, primo consiglio si apre con minuto silenzio per Amicone 



Il consiglio comunale di Milano, oggi nella prima assemblea in aula della nuova consiliatura, si è aperto con un minuto di silenzio in memoria di Luigi Amicone, fino a poche settimane fa consigliere comunale di Forza Italia scomparso nei giorni scorsi a 65 anni. "Luigi ci manca tanto, era una persona particolare dall'intelligenza viva. Mi mancherà molto, ricordo i messaggi che ci scambiavamo, era una persona di rara generosità e trasparenza. A nome di tutti noi, voglio porre condoglianze. Qualcosa di lui rimarrà in noi", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. 


Milano: Valcepina (Fd'I), non sono una pericolosa estremista

"Mi chiedo se possa avere motivo il sindaco della mia citta' a provare 'imbarazzo' nel sedere nello stesso Consiglio comunale con me. Ebbene la risposta e' categoricamente 'no', non deve avere alcun imbarazzo, perche' Chiara Valcepina e' una persona radicalmente diversa da quella che viene rappresentata in questi giorni". Lo afferma in una lettera la consigliera di Fratelli d'Italia, Chiara Valcepina, coinvolta nell'inchiesta di Fanpage sulla cosiddetta "Lobby nera". "Voglio rassicurare la citta' - ha proseguito - che i piu' di 900 nostri concittadini che mi hanno votata non sono dei pericolosi estremisti, cosi' come voglio rassicurare loro e, con loro, tutti gli elettori di Fratelli d'Italia, che la persona che hanno contribuito ad eleggere non e' una pericolosa estremista, ma una cittadina, una professionista, una moglie, una mamma, chiamata per la prima volta dalla politica a mettersi in gioco per contribuire attivamente al futuro della nostra citta'". "Ha perfettamente ragione la mia leader Giorgia Meloni - ricorda - quando dice che 'nel dna di Fratelli d'Italia non ci sono nostalgie fasciste, razziste, antisemite. Non c'e' posto per nulla di tutto questo. Nel nostro dna c'e' il rifiuto per ogni regime, passato, presente e futuro'. Mi riconosco in pieno in queste parole, del resto la mia vita personale e professionale stanno li' a dimostrarlo". 

Milano: Feltri, sindaco ritirato richiesta dichiarazione antifascismo, ho gia' ottenuto una vittoria

"Il sindaco l'ha ritirata questa sciocchezza, quindi prima ancora di cominciare la mia attivita' di consigliere, ho ottenuto una vittoria". Lo ha detto il consigliere di Fratelli d'Italia, Vittorio Feltri, al suo arrivo a Palazzo Marino per la prima seduta del Consiglio comunale rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se firmera' la dichiarazione di antifascismo che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha proposto in campagna elettorale. "Quando la ripresentera', interverro', intanto non firmero' niente. Ho una vita di 78 anni che dimostra che ho sempre rispettato la Costituzione, i fascisti non li ho mai combattuti perche' non ci sono", ha proseguito Feltri. A chi gli ha chiesto se non la firmera' neppure se condannasse tutti i totalitarismi, come richiesto dal centrodestra, Feltri ha replicato: "Che bisogno c'e'? Io sono sempre stato contro i totalitarismi, devo venire qua a dichiararmi in Comune? C'e' una vita e tutta la mia attivita' giornalistica che dimostra che io non sono mai stato favorevole ai totalitarismi, specialmente quelli comunisti, ma non e' che quelli fascisti o nazisti mi piacessero. Non l'ho mai detto. Quindi che stupidaggine. Siamo qui ancora a romperci le palle con i totalitarismi, con l'antifascismo".

Bernardo: sono contro qualsiasi totalitarismo

"Io sono contro qualsiasi totalitarismo sia delle sinistra sia della destra. Io firmero' il documento dove si dice chiaramente che si e' antifascisti, cosa che abbiamo detto e ridetto, soprattutto il sottoscritto e su questo tema non c'e' alcun dubbio. Io sono antifascista e parlo io per la mia posizione personale". Lo ha detto Luca Bernardo, consigliere comunale ed ex candidato sindaco per il centrodestra, a margine della prima seduta del Consiglio comunale di MILANO a Palazzo Marino. "Ognuno risponde personalmente di quello che fa - ha aggiunto - sul fatto che tutti debbano firmare questo documento credo che sia una cosa normale, un patto di antifascismo e contro i totalitarismi mi sembra assolutamente normale e una cosa del genere non dovrebbe essere in discussione". 







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