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Milano
Milano: Aristocrazia Europea festeggia il Principe d'Albania
Foto di gruppo

In Italia vi sono oltre centomila "arbereshe" (ovvero italiani di orgine albanese che parlano un tipico antico dialetto ed hanno mantenuto una forte identità culturale, molti dei quali cristiani ortodossi o cattolici di rito greco orientale, presenti sopratutto in Puglia, Sicilia e Calabria). Ad essi si aggiungono oltre 700mila cittadini albanesi regolarmente residenti in Italia. Per entrambi i gruppi sopracitati il naturale e simbolico punto di riferimento è il Nobile Loris Castrota Skandembergh (Gran Principe di Albania con il trattamente di Altezza Serenissima), giornalista, storico e diplomatico, residente a Foggia, discendente da Giorgio Castriota, eroe della indipendenza nazionale, simbolo delle sua unità e identità, dopo la vittoria cristiana contro l'invasione turca ottomana dei Balcani. A Loris Castriota è stata dedicata la tradizionale festa estiva della associazione Aristocrazia Europea che si è tenuta a Milano, presso il nuovo prestigioso spazio Dasein di Via Settala angolo Viale Vittorio Veneto, in zona Porta Venezia.

All'evento cultural-mondano erano presenti: la contessa georgiana Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, il principe veneto bizantino Ezra Foscari Widemann Rezzonico Paternò Leopardi (così alla anagrafe repubblicana), il conte Matteo Priori di Letino, il barone Roberto Jonghi Lavarini, il conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina (curatore di un prestigioso repertorio storico, araldico, genealogico delle famiglie nobilie e notabili), il pittore Maurizio Calciolari, il vice direttore di Palazzo Reale, Simone Percacciolo, il generale Francesco Cosimato, monsignor Michele Maria Pirotta, il nobile professore universitario avvocato Attilio Vaccaro Belluscio (di origine albanese, i suo nobili antenati combatterono al fianco del principe Giorgio Castriota), il conte Alberto Uva Parea (prorpietario della spelndida vialla Sormani di Missaglia), il nobile professore medico dentista Paolo Zampetti di Filattiera, tante belle donne eleganti e uomini in giacca che si sono liberati della cravatta solo dopo il permesso del principe Loris. Lo stesso, insieme al nobile Piefrancesco Gaviglio Rouby de Cals (al piano) ed al cavaliere Raindi Erekle Shildeli (alla chitarra), ha improvvisato una "aristo band", interpretando alcuni celebri brani dei musica italiana e straniera, allietando i meravigliati ospiti della serata, con rinfresco a base di champagne e selezionati taglieri di salumi e formaggi di altissima qualità, noblesse oblige.

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