Milano
Milano, decima edizione di “The Night of Kick and Punch”
Angelo Valente: "La Night of Kick and Punch 10 è uno spettacolo per tutti, non solo per i fans della kickboxing"
Quando combatteva nelle manifestazioni “Kickboxing Superstar”, nel primo decennio del 2000, Angelo Valente riempiva il Palalido di Milano: migliaia di tifosi accorrevano per vederlo in azione sul ring. Molti di quei combattimenti sono su You Tube, basta scrivere Angelo Valente in “cerca”. Guardandoli si nota che Angelo era un combattente completo, che attaccava con tutte le tecniche di pugno e di calcio, che faceva divertire il pubblico con tecniche spettacolari come i calci circolari rovesciati ben sapendo che per mettere knock out l’avversario un diretto alla mascella è più semplice ed anche meno rischioso. Dopo la conclusione della serie “Kickboxing Superstar” Angelo Valente ha organizzato la prima “Night of Kick and Punch” nel 2012 al PalaBadminton di Milano e gli appassionati di kickboxing hanno riempito l’impianto. Anche le seguenti edizioni hanno avuto successo e questo ha spinto Valente ad organizzare la decima il 14 dicembre, al centro sportivo Vismara (sede del galà in altre cinque occasioni) che ha una capienza di 1.500 posti. La “Night of Kick and Punch 10” è patrocinata dalla FIKBMS (la sola federazione di kickboxing riconosciuta dal CONI) e dalla Lega Pro Italia, un ente che si occupa dell’attività professionistica.
Angelo, cosa si devono aspettare gli appassionati dalla “Night of Kick and Punch 10”?
“Combattimenti di qualità tra agonisti di alto livello. Ho sempre ingaggiato i migliori atleti in circolazione e lo farò anche per la serata del 14 dicembre. Nei prossimi giorni comunicherò i nomi. Anche quest’anno i combattimenti saranno la parte più importante dello spettacolo, ma non tutto lo spettacolo: avremo effetti speciali, fumo colorato, maxi-schermi, giochi di luce, bellissime round-girl, esibizioni di ballerine e ginnaste tra un incontro e l’altro, campioni di altri sport e personaggi del mondo dello spettacolo a bordo ring. Insomma, venite e portate i vostri amici anche se non hanno mai visto la kickboxing. Si divertiranno anche loro. Voglio ringraziare la Sap Fighting Style dell’avvocato Michele Briamonte che da anni sostiene i miei eventi. Tutti i miei atleti fanno parte del Sap Fighting Team, oltre che della mia squadra: il Team Kick and Punch.”
Quanto costano i biglietti e dove è possibile acquistarli?
“I biglietti costano 35 euro per il bordo ring e 25 euro per la tribuna. Sulle pagine Facebook della Kick and Punch trovate tutte le informazioni su dove acquistarli oppure chiamate il numero 391-4124452.”
Parliamo della tua carriera agonistica. Quando e perché hai iniziato a praticare la kickboxing?
“Quando avevo 13 anni dopo aver guardato un programma televisivo in cui c’era un’esibizione di savate, la boxe francese in cui si combatte usando pugni e calci. Mi sono iscritto alla palestra vicino casa mia dove facevano savate e kickboxing. I due sport sembrano simili, ma non lo sono. La savate è stata inventata a Marsiglia dai marinai francesi nella seconda metà del 1700, mentre la kickboxing è stata inventata in Giappone negli anni 60 del secolo scorso. Nella savate i calci si tirano in maniera diversa rispetto agli altri sport da ring. Nei miei primi anni di agonismo sono diventato campione d’Italia di savate e di due stili di kickboxing: il full contact (calci e pugni al di sopra della cintola) e quello che oggi viene definito low kick (pugni al viso ed al corpo, calci anche alle gambe).”
Quindi, secondo te, chi ha una buona base in uno sport da ring può eccellere anche negli altri?
“Se inizia con la savate, può eccellere anche negli altri sport da ring. I francesi André Panza, Francois Pennacchio, Alain Zankifo, Frederic Bellonie, il franco-senegalese Aurelien Duarte e l’olandese Gilbert Ballentine hanno iniziato con la savate e poi hanno avuto successo nella kickboxing ed alcuni anche nella boxe thailandese (pugni, calci, ginocchiate, gomitate e proiezioni, ma quando l’avversario è a terra bisogna interrompere l’azione).”
Qual era il segreto del tuo successo agonistico?
“Avevo una grande passione per gli sport da ring. Inoltre, frequentando la palestra Doria a Milano ho avuto l’occasione di diventare un vero professionista: insegnavo la kickboxing in palestra, andavo in giro per l’Italia ad insegnare agli stage e combattevo. Oltre alle borse guadagnavo anche grazie ai miei sponsor. Non ho mai dovuto trovarmi un lavoro diverso per mantenermi e praticare la kickboxing nel tempo libero.”
Nella kickboxing, quale vittoria ti ha dato maggiore soddisfazione?
“Quella contro Melvin Murray, sulla distanza delle 12 riprese da 2 minuti ciascuna. Era in palio il titolo mondiale dei pesi medi WKA. Ho vinto ai punti. Abbiamo combattuto nella storica edizione di Kickboxing Superstar che ha fatto il tutto esaurito al Palalido di Milano: ben 5.000 persone hanno riempito l’ impianto di Piazzale Stuparich nel maggio del 2000. Ancor oggi gli appassionati parlano di quell’evento.”
Quale combattimento si è rivelato più difficile del previsto?
“Non ricordo il nome del mio avversario, ma ricordo che tirando un calcio alle gambe nel secondo round mi sono infortunato al ginocchio. Il dolore era fortissimo, ma ho tenuto duro fino all’ultimo secondo dell’ultimo round. Risultato: sono stato fermo un anno. In totale, ho sostenuto 79 incontri perdendone 4 o 5 e pareggiandone 2 o 3.”
Come organizzatore, qual è il tuo sogno?
“Portare The Night of Kick and Punch al Palalido (che ora si chiama Allianz Cloud ed ha 5.300 posti) e fare il tutto esaurito. I presupposti ci sono: Milano è la capitale italiana della kickboxing, ha una grande tradizione che risale agli anni 80 del secolo scorso, i praticanti e gli appassionati sono moltissimi.”