Milano

Milano, cambia il codice della strada: nuovi equilibri tra pedoni, bici e auto

L'assessore Marco Granelli illustra le imminenti novità al codice della strada: sì agli autovelox anche nelle strade di quartiere

Milano, cambia il codice della strada: nuovi equilibri tra pedoni, bici e auto

"Un nuovo equilibrio nelle città tra pedoni, bici e auto, più sicurezza stradale e aria pulita per tutti": così l'assessore milanese Marco Granelli ha introdotto su facebook alcuni cambiamenti al codice della strada che porteranno tra pochi giorni ad essere legge le strade ciclabili, il doppio senso ciclabile, le zone scolastiche, con miglioramenti complessivi per le corsie ciclabili. Non solo: previo ok del Prefetto, si potranno mettere  autovelox per ridurre la velocità anche nelle strade urbane di quartiere e locali. "Il Codice della strada cambierà con il voto della conversione in Legge del DL semplificazioni che la Camera dei Deputati farà nei prossimi giorni, confermando il testo approvato dal Senato ieri venerdì 4 settembre. Un passaggio storico, nato dalle città e dalle associazioni, con uno sguardo all’Europa. Bici e pedoni saranno in strada più sicuri accanto alle auto. Era l’estate 2017 quando misi alla mia bici un fiocco bianco, quello della campagna “codicedisicurezza”, me lo diede Guia Biscaro presidente di FIAB, e da quel giorno è partito il mio impegno. Oggi il Codice lo abbiamo cambiato", commenta Granelli.

L'assessore articola in sei punti le imminenti novità. Queste le sue parole:

1 STRADE URBANE CICLABILI: una nuova tipologia di strada dove le automobili possono viaggiare a velocità limitata (max 30 km/h) ma con priorità e precedenza alla bicicletta e ponendo la massima attenzione. A Milano le useremo per i controviali come Zara-Testi, Certosa, Famagosta - Cermenate, Romagna - Campania – Mugello - Molise, Palmanova, Sempione e magari anche nei centri storici dei quartieri di Milano dove ci sono vie strette a senso unico: ad esempio in via F.lli Zoia nel tratto stretto a Quarto Cagnino, o via Caldera a Quinto Romano, o in via Morelli a Figino, o in via S. Bernardo a Chiaravalle.

2 DOPPIO SENSO CICLABILE. Non era previsto dal codice, era stato autorizzato solo in situazioni molto particolari e senza la sosta. Ora sarà possibile prevedere il doppio senso ciclabile nelle strade a senso unico per le auto, solo dove lo decide il Comune, realizzando sul lato sinistro della strada a senso unico, anche in presenza di sosta, una corsia ciclabile segnata con linea tratteggiata e simbolo delle biciclette, che permette alle bici di andare in un senso insieme alle auto e nell’altro in corsia ciclabile. Questo permetterà di semplificare i percorsi nei quartieri e nelle zone 30, favorendo i percorsi lineari per le bici, ma in sicurezza e regolarità e visibilità reciproca per bici e auto.A Milano ad esempio potremmo migliorare via Martiri oscuri una via che permette alle bici nel quartiere NOLO di fare un itinerario rettilineo est-ovest tra via Ferrante Aporti e il Trotter. E potremmo pensarlo per altre vie in altre zone 30 come Isola, o Corvetto, o Bovisa-Dergano.

3 MIGLIORAMENTO DELLA CORSIA CICLABILE, già introdotta a maggio: è una corsia ciclabile, delimitata da linea bianca tratteggiata e con il simbolo della bicicletta, destinata alle bicilette, ma valicabile dalle auto. Viene migliorata: permettendone l’utilizzo alle auto solo se la strada è stretta e per accedere alla sosta; introduucendo anche per le corsie ciclabili la casa avanzata; permettendo alla corsia ciclabile di sovrapporsi alle fermate del bus e così non interrompersi, dando chiaramente la precedenza al bus. La corsia ciclabile oggi a Milano è già realizzata in Puglie, Monza, Castelbarco, nella cerchia dei Navigli in senso orario tra la preferenziale bus e il marciapiede. La useremo ancora.

4 LE BICI NELLE CORSIE RISERVATE BUS, ma solo se larghe almeno 4.30 m. A Milano potremmo utilizzarla per contribuire a completare la ciclabilità della cerchia della 90-91 nel tratto di viale Serra e viale Monte Ceneri tra il ponte della Ghisolfa e piazzale Lotto.

5 ZONA SCOLASTICA. Strade in vicinanza delle scuole dove le auto non circolano negli orari più frequentati da bambini e ragazzi in entrata e uscita, a protezione dei pedoni e dell’ambiente (per limitare le emissioni inquinanti di prossimità come il blak carbon e l’NO2 per le giovani generazioni). A Milano le zone scolastiche verranno istituite a partire dall’esperienza delle scuole car free, esistenti oggi in 26 località e nelle prossime settimane in probabili altre 10-15 località vicine alle scuole.

6 AUTOVELOX ANCHE NELLE STRADE URBANE DI QUARTIERE (E e F). Oggi nelle città gli autovelox possono essere posti solo nelle strade di scorrimento. Domani sarà possibile installarli, sempre previa autorizzazione del Prefetto, anche sulle strade E e F e cioè “urbane di quartiere” e “locali”. Questo permette ai Comuni, previa documentazione accurata sugli incidenti e autorizzazione del Prefetto, di poter collocare l’autovelox e quindi ridurre gli incidenti in quelle strade urbane dove il rischio è l’investimento del pedone, e cioè dove vi sono strade dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali a rischio per i pedoni.

Granelli conclude: "Le città con i loro Comuni (assessori, dirigenti, tecnici) e con le associazioni di ciclisti come FIAB e Legambiente, a partire dall’esperienza quotidiana di cercare più sicurezza in strada, di cambiare la mobilità per vincere il traffico e l’inquinamento, hanno fatto proposte per un nuovo equilibrio in strada. E il Governo (un lavoro certosino con Ministri (De Micheli), sottosegretari (Traversi e Mauri), dirigenti del Ministero delle Infrastrutture e dell’Interno e i dirigenti della Polizia stradale) e il Parlamento (parlamentari di PD Mirabelli e Gariglio, M5S Di Girolamo, e IV Comincini) ci hanno ascoltato e insieme abbiamo costruito questa rivoluzione del codice della strada, partendo dalle città, guardando l’Europa, cercando di far passare il concetto che in strada pedoni, bici, auto devono convivere insieme in sicurezza. Zone 30, strade ciclabili, corsie ciclabili, doppio senso ciclabile, zone scolastiche, limitazione della velocità, queste le ricette, che ora diventano realtà nel codice della strada. Molte cose saranno utilizzabili da subito, altre attraverso l’aggiornamento con Decreto del Regolamento come ad esempio il cartello stradale delle strade urbane ciclabili, Decreto previsto entro 60 giorni".







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