Milano
Milano, caos-ciclabile in viale Monza: Confcommercio all'attacco
Caos viabilistico in viale Monza a causa della nuova ciclabile. Confcommercio: "Forti criticità". Accuse anche dal Municipio 2 per la pista in via Ponzano
Milano, caos-ciclabile in viale Monza: Confcommercio all'attacco
In viale Monza, a Milano, l’emergenza Covid non ha fatto dimenticare agli operatori commerciali le forti criticità emerse con la pista ciclabile voluta dal Comune. “Anzi – sottolinea Lucia Lamberto, presidente dell’Associazione Vivi Viale Monza (aderente alla Confcommercio milanese) – sulla scorta dell’esperienza che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questi primi mesi, ora siamo in grado di sottolineare con ancor più forza queste criticità che hanno certamente aggravato la situazione”.
Ecco i punti critici che l’Associazione Vivi Viale Monza evidenzia: parcheggi introvabili: sia per chi vi si reca a lavorare sia per i residenti. Sul commercio d’impulso l’impatto è decisamente negativo; stalli di carico scarico occupati da auto in sosta: aumentano tempi di consegna, i costi e cresce anche il rischio sicurezza quando, invece, sottolinea l’Associazione, quest’operazione dovrebbe essere il più possibile facilitata. Oltretutto l’area di carico scarico è spesso impossibile da utilizzare per il suo scopo ed oggetto di una contesa con chi vi parcheggia irregolarmente; parcheggi abusivi: non soltanto sui marciapiedi, così come sulla pista ciclabile, ma anche in prossimità di incroci e semafori. Gli utenti sono spesso esasperati per il tempo perso nel traffico alla ricerca di un parcheggio e s’inventano nuovi posti auto dove non si potrebbe.
“Il caso più eclatante – rileva Lucia Lamberto – è la zona di Gorla con la ciclabile in direzione Sesto San Giovanni che è stata pressoché ‘eletta’ a nuova fila di parcheggio, anche durante le ore di punta”. Moto e motorini: i commercianti di Vivi Viale Monza segnalano, infine, la pericolosità del tracciato della pista ciclabile accresciuta da chi, irresponsabilmente, la percorre con moto e motorini. Per accaparrarsi la prima fila al semaforo o per superare auto considerate troppo lente a causa del congestionamento di traffico. “Certo, ci sono tanti comportamenti individuali da correggere, ma tutto questo è figlio del caos generato dalla pista ciclabile – conclude Lucia Lamberto – ed è doveroso ricordare gli incidenti che avvengono proprio ai danni dei ciclisti. Al Comune chiediamo di valutare con attenzione le nostre osservazioni e di adottare i correttivi necessari. Bisogna saper ascoltare chi viale Monza lo vive con la sua esperienza quotidiana”. “In un momento di grande difficoltà per il commercio milanese – commenta Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano – davvero non capiamo l’accanimento con provvedimenti che diventano punitivi non solo per gli operatori, ma anche per molti cittadini. Ribadiamo la nostra attenzione alla mobilità sostenibile e al confronto per le migliori soluzioni, ma la pista ciclabile di viale Monza si conferma una scelta sbagliata”.
Critiche anche per la ciclabile in via Ponzano
Quello di viale Monza non sarebbe l'unico fronte critico. Scrive Samuele Piscina, presidente del Municipio 2: "Il sindaco Sala e l’assessore Granelli non conoscono la famosa locuzione latina Errare humanum est, perseverare autem diabolicum - tradotta letteralmente "commettere errori è umano, ma perseverare (nell'errore) è diabolico". Riferimento alla nuova ciclabile in via Ponzano: “Dopo gli errori già commessi, in modo clamoroso, in Viale Monza e dintorni, la giunta di Beppe Sala prosegue con le piste ciclabili demenziali nel Municipio 2 come nel resto della città; Via Pontano è l’ennesima dimostrazione di quanto i cervelloni che si occupano di traffico e viabilità abbiano seri problemi a rispondere alle esigenze di Milano e dei suoi cittadini.”
“La ciclabile, bocciata con un parere negativo dal Municipio 2, toglie numerosi posti auto indispensabili lungo l’asse di Viale Monza, non tutela i ciclisti con continui zig-zag e senza divisori con la sede stradale e non migliora la viabilità della zona interessata. Chiaramente andava rivisto l’incrocio con via Russo e via Morandi, ma con senso logico e pratico come avevamo chiesto al Comune con spirito collaborativo. Insomma, anche questa ciclabile non serve a nulla se non a penalizzare chi abita le nostre periferie” “Per fortuna tra pochi mesi i cittadini avranno la possibilità di scegliere tra ideologia e buonsenso, rispettivamente tra Sala e il centrodestra”, conclude il Presidente leghista “e la Lega potrà tornare a occuparsi degli interessi dei milanesi, a partire dalla definizione e rivalutazione di piste ciclabili più razionali e funzionali ponendo fine della guerra senza alcun senso agli automobilisti”.