Milano

Milano capitale degli stagisti: in un anno oltre 31 mila tirocini

Nel 13% dei casi gli stagisti hanno meno di vent'anni; c'è poi un 37% di giovani tra i venti e i venticinque anni, un 35% tra i ventisei e i trentacinque anni

Milano capitale degli stagisti: in un anno oltre 31 mila tirocini

Milano città locomotiva d’Italia anche per chi vuole fare un stage? Quali le procedure, le policy, le condizioni offerte agli stagisti, i risultati occupazionali? Quanti stage avvengono in città? A queste e molte altre domande ha risposto la ricerca “Milano, ancora capitale degli stagisti”, presentata questa mattina dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani e dalla curatrice dell’indagine Eleonora Voltolina, giornalista fondatrice della testata giornalistica online Repubblica degli Stagisti, nell’ambito di “Best Stage”, l'evento annuale della Repubblica degli Stagisti dedicato all'occupazione giovanile in svolgimento all’Acquario Civico in viale Gadio.

“L'obiettivo del Comune è quello di conoscere e vigilare. Lo stage, i tirocini possono essere validissimi strumenti di ingresso nel mondo del lavoro, se usati in modo corretto da aziende ed enti di formazione. Milano, che sul lavoro ha costruito la sua identità, non può adattarsi a scelte al ribasso”, spiega l’assessore Tajani, che prosegue: “Per questo, dal 2012, abbiamo avviato questo monitoraggio che oggi aggiorniamo e che ci segnala i dati positivi e le criticità. È necessario che la centralità dell'esperienza formativa e dell'inserimento diventino patrimonio collettivo del sistema città. E la ricerca fa anche questo: cultura del buon lavoro e indicazione della strada virtuosa da seguire in termini di giusta remunerazione e attenzione ai giovani."

“La criticità maggiore emersa dalla mappatura è che pochissimi purtroppo sono i dati relativi a due temi che forse sono i più importanti per valutare la sostenibilità e accessibilità dello strumento, e la sua efficacia in termini di occupabilità e sbocchi lavorativi”, dice Eleonora Voltolina, curatrice della ricerca: “I soggetti promotori sono cioè molto restii a registrare l’entità del rimborso spese (nel caso di tirocini curriculari, per i quali l’indennità non è obbligatoria, addirittura non solo l’ammontare ma la presenza stessa dell’indennità) e la percentuale di assunzione post stage. Due aspetti che invece sarebbe opportuno monitorare con attenzione”.

La ricerca, commissionata dal Comune di Milano e realizzata da “Repubblica degli Stagisti” ha coinvolto quarantadue soggetti promotori attivi sul territorio di Milano, arrivando a censire complessivamente oltre 73mila stage, tutti attivati nel corso del 2017 da università, agenzie per il lavoro, associazioni, fondazioni, consorzi.

Dall’indagine il capoluogo lombardo si conferma capitale degli stagisti con oltre degli 11mila tirocini extracurricolari avvenuti sul territorio del Comune a cui vanno sommati gli oltre 5.600 avvenuti nell’area della Città metropolitana, arrivando così ad un totale di quasi 17mila tirocini extracurricolari nel corso del 2017. A questi vanno sommati i 10mila tirocini curricolari attivati sempre nel 2017 in città e i 4mila della Città metropolitana, per un totale di 14mila. Complessivamente quindi sono 31mila gli stagisti che hanno scelto Milano.

L’indagine permette di capire meglio come le università e gli altri enti formativi gestiscano questi percorsi “on the job” per i propri studenti. In oltre, nel 70% dei casi gli stagisti curricolari hanno meno di 25 anni. Dei 22mila mappati, oltre 7.500 erano studenti di corsi di laurea triennale, quasi 12mila studenti di specialistica e poco più di 2mila allievi di master o dottorati.

Dall’analisi emerge come i tirocini curricolari si svolgano prevalentemente durante periodo di studi, e quindi potrebbe essere utile per i tirocinanti avere una formula “part-time” che consenta al giovane di non dover interrompere completamente l'attività di studio. Tale modalità purtroppo non è ancora così diffusa: riguarda solo il 15% circa degli stage mappati. Rilevante anche il tema della sostenibilità economica: secondo i dati raccolti  "la maggior parte degli" stage curriculari (quelli effettuati per tesi) sono per lo più gratuiti, inoltre solo il 30% di chi propone uno stage monitora  se l’esperienza si sia trasformata in impiego.

La ricerca ha preso in esame anche i tirocini extra curriculari, facendo emergere come quasi un quarto degli stage venga effettuato da persone che hanno smesso di studiare da oltre tre anni e con una età media più elevata. Nel 13% dei casi gli stagisti hanno meno di vent'anni; c'è poi un 37% di giovani tra i venti e i venticinque anni, un 35% tra i ventisei e i trentacinque anni, e un 15% di over 35. Da notare come gli stage extracurricolari durino in media di più rispetto ai curricolari. La durata più frequente – 42% del totale – è quella dei classici sei mesi, seguita da un periodo la compreso  tra i sei e gli undici mesi (12% dei casi) e ancor più significativa presenza di stage che durano addirittura un anno (21%).

Significativo notare come per il 41% dei tirocini extracurricolari mappati si prevedesse una indennità inferiore a 500 euro al mese: e se è vero che per la normativa regionale lombarda fino a pochi mesi fa indennità inferiori a 500 euro non erano tecnicamente “illegali”, ciò non toglie che siano molto basse e non mettano gli stagisti in grado di mantenersi autonomamente in città care come Milano. Risulta poi un 37% di stage la cui indennità è collocata tra i 500 e i 750 euro al mese, e solamente un 22% che prevede un rimborso spese superiore ai 750 euro. l’aspetto della sostenibilità economica" rappresenta sicuramente un problema, se lo si mette in relazione al dato sui tirocinanti “fuori sede”, pari in generale al 27%, che devono affrontare anche il costo di un alloggio in affitto in città.

La ricerca completa è consultabile sul portale del Comune di Milano nonché sulle pagine https://economiaelavoro.comune.milano.it oltre che sul sito www.repubblicadeglistagisti.it

 








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