Milano

Milano, ceto medio in sofferenza a Milano: si rinuncia alle cure mediche

Si sacrificano le spese legate al tempo libero, ma c'è anche chi è costretto a ritardare il pagamento di mutui e bollette o, addirittura, rinuncia a curarsi

Milano, ceto medio in sofferenza a Milano: si rinuncia alle cure mediche

Il costo della vita pesa sempre di più sui milanesi. Una parte della città dimostra una certa sofferenza e - secondo l'indagine "Milano quanto mi costi?" promossa dalla Cisl milanese e realizzata da BiblioLavoroì - si fa molta attenzione ai prezzi dei beni alimentari, si taglia sui consumi energetici, si ricorre ai prestiti, si sacrificano le spese legate alla socialità e al tempo libero, ma c'è anche chi è costretto a ritardare il pagamento di mutui e bollette o, addirittura, rinuncia a curarsi.

Cala la quota di stipendio messa da parte mensilmente

Cala la quota di stipendio messa da parte mensilmente, aumenta il ricorso ai risparmi in banca, preoccupa l'eventualità di dovere fare fronte ad impegni economici imprevisti. La casa, poi, resta un miraggio. I ricercatori hanno realizzato un questionario con 20 domande a cui hanno risposto 2.953 iscritti (53% donne), per il 46% residenti a Milano, il resto nell'area metropolitana. L'80,6% è composto da lavoratori (il 91,9% con un contratto a tempo indeterminato), il 16,5% da pensionati. Il 77,4% è nella classe fra 36-65 anni (gli under 36 sono l'11,2%), il 53% è coniugato, il 28,6% single (33% a Milano), il 44,8% ha figli a carico. Per quanto riguarda la Ral personale (Retribuzione annua lorda), la fascia più rappresentata si concentra fra i 28 mila e i 50 mila euro (46,8% a Milano, 43,3% nell'area metropolitana).







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