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Sicurezza, Chiara Ferragni si appella al sindaco Sala

Sicurezza, Chiara Ferragni si appella al sindaco Sala

Ferragni  - Sala
 


"Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano". Così Chiara Ferragni in una storia su Instagram si appella al sindaco di Milano, Beppe Sala.

Ferragni: abbiamo bisogno di fare qualcosa

"Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell'incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa. Mi appello al nostro sindaco", ha concluso l'imprenditrice digitale.

Piscina (Lega): "La Ferragni ha ragione e Sala non muove un dito"

"Anche la Ferragni, grande imprenditrice milanese sicuramente non vicina al centrodestra, suona l’allarme sulla sicurezza a Milano” , interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Chiara stavolta ha ragione e il Sindaco Sala non muove un dito. Degli agenti delle Forze dell’Ordine promessi dal Ministro Lamorgese non si vede neanche l’ombra, mentre le assunzioni nella Polizia Locale promesse da Sala, forse, le vedremo non prima del 2024, quando molti altri agenti andranno in pensione. Intanto i cittadini non sono sicuri e non si tratta solo di percezione, ma di storie di vita vissuta, vicissitudini troppo spesso purtroppo legate al fallimento delle politiche migratorie della sinistra. Ricordiamo tutti quando sala spalancava le porte di Milano a ogni migrante”. “Solo Sala sembra non accorgersi della mancanza di sicurezza a Milano, negando ciò che è a tutti palese”, conclude Piscina. “Qualcuno dia uno scossone al Sindaco! Oggi viviamo le conseguenze della sua irresponsabilità e inadeguatezza”.

Bolognini (Lega): "Sicurezza, solo a Palazzo Marino non vedono..."

"Anche Chiara Ferragni, di fronte all’escalation dei reati e degli episodi di criminalità e violenza a Milano non ha potuto fare altro che constatare e denunciare una situazione fuori controllo. Se ne accorgono tutti in città, tranne la giunta e la maggioranza che la governano”. Lo dichiara Stefano Bolognini, Commissario Provinciale di Milano della Lega. “E’ del tutto evidente – continua Bolognini – che non si tratta solo di un problema di ordine pubblico, ma anche sociale e di abbandono di molti quartieri, soprattutto in periferia, dove, spesso, l’amministrazione latita. La mancanza di controlli, presidio sociale e politiche attive da parte del Comune di Milano porta a tensioni che, nella grande maggioranza dei casi, scatenano l’esplosione di reati di tutti i tipi. Le Forze dell’Ordine – conclude – fanno un grande lavoro, ma, da sole, non bastano. Serve che anche chi governa a Palazzo Marino intervenga e faccia la sua parte”.

Confcommercio: "L'appello della Ferragni sia uno stimolo positivo"

"La rapina di qualche ora fa in pieno centro a Milano, riporta il tema della sicurezza in cima alle priorita' per la ripartenza del nostro territorio. La violenza di cui i titolari del negozio di via Bergamo sono stati vittime va condannata con fermezza e a loro va tutta la nostra solidarieta'". Cosi' il segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Marco Barbieri, ha commentato sulle sue pagine social la violenta rapina avvenuta ai danni dei titolari di un negozio di antiquariato nella zona di Porta Romana. "La nostra forza e' quella di essere capillari, interconnessi. Una forza che mettiamo a disposizione delle istituzioni e delle Forze dell'Ordine per creare un sistema reticolare che presidi la sicurezza, tuteli i cittadini e le attivita' economiche - ha aggiunto -. L'appello lanciato da Chiara Ferragni e da altre personalita' della societa' civile deve essere uno stimolo positivo a lavorare con questo obiettivo comune". "Ci stiamo rialzando da un periodo difficile, non possiamo permettere che queste situazioni mettano a repentaglio lo sviluppo delle nostre citta' - ha concluso - . Oggi pensiamo a un patto per la sicurezza dove tutte le forze che vivono e fanno vivere il territorio possano mettere a disposizione le proprie risorse contro degrado e criminalita'".

Furlan (City Angels): "Ma Milano non è Gotham, i social amplificano"

Mentre dunque diverse voci si levano a Milano per plaudere alle parole di Chiara Ferragni, va in direzione contraria Mario Furlan, fondatore dei City Angels:  "Milano mediamente è più sicura di Roma, è più sicura di Napoli, e non credo sia una nuova Gotham City. E' una grande città con i problemi di una grande città".  Interpellato da Dire, Furlan prosegue: "Come tutte le grandi città ha alcuni problemi di insicurezza, però- osserva- è più sicura rispetto ad altre grandi città italiane, e non parliamo di città straniere, che sono addirittura peggio". Secondo Furlan il problema sta dunque nel riverbero prodotto dalla cosidetta 'infodemia' social. In pratica, più gente ha accesso alle immagini, più il tema viene 'sentito' come "esageratamente" urgente dall'opinione pubblica. "Oggi il problema che è esploso di più dopo la pandemia è quello delle baby gang, ma se ne parla anche molto perché le immagini sono estremamente veicolabili e accessibili a tutti", fa notare il fondatore dei City Angels, dunque "la percezione di insicurezza (più che la insicurezza in sé) è aumentata: queste cose accadevano anche in passato, semplicemente passavano più sotto silenzio, e mostrarle aumenta sicuramente il livello di allerta", conclude Furlan.

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