Milano
Milano, confermata funzione universitaria di Città Studi dopo il 2022
Mantenere la funzione universitaria del quartiere e prevedere un nuovo Polo dell'Amministrazione Pubblica. Sono i punti individuati per il futuro di Città Studi
Milano, confermata funzione universitaria di Città Studi dopo il 2022
Lo storico quartiere milanese di Città Studi manterrà la sua funzione di polo universitario anche dopo il trasloco dell'Università Statale nell'ex area Expo di Rho previsto per il 2022. Lo hanno confermato questa mattina Comune, Regione, Demanio e i Rettori di Politecnico, Statale e Bicocca in una riunione sul futuro del quartiere. Gli enti hanno stabilito di destinare tutti gli introiti dell’operazione all’implementazione del sistema universitario e prevedere un nuovo Polo dell’Amministrazione Pubblica che riunisca tutti gli uffici del Demanio a Milano.
L'incontro di oggi è propedeutico all’individuazione di un piano urbanistico per l’area dopo il 2022, in attesa che sia confermata la volontà della Statale di spostare le sue facoltà scientifiche nell’area ex-Expo. Un trasferimento che si aggiungerebbe al trasloco già deciso dell’Istituto dei Tumori e dell’Istituto Besta a Sesto San Giovanni nell’ambito del progetto Città della Salute. Tutti i presenti hanno confermato la volontà di collaborare a una pianificazione urbanistica che mantenga la vocazione universitaria del quartiere, andando a ristrutturare gli edifici e creando nuove funzioni per gli studenti (residence, mense, laboratori). "Nella riunione si è fatto il punto sull’attuale situazione delle aree ad oggi occupate dagli studenti delle facoltà scientifiche della Statale che andrebbero a liberarsi, e ci si è confrontati sui nuovi servizi che si potrebbero creare nel quartiere", spiega il Comune di Milano.
"Le aree vincolate di proprietà del Demanio del comparto Celoria-Colombo-Botticelli-Ponzio", sottolinea il Comune di Milano in una nota, "ammontano a circa 86mila mq e continueranno certamente ad avere una funzione universitaria". La Statale ha annunciato che nel 2018 trasferirà il corso di Beni Culturali (3mila iscritti) negli spazi di via Celoria oggi occupati dalla facoltà di Veterinaria (che si trasferirà a Lodi), mentre Politecnico e Bicocca hanno confermato il loro interesse ad occupare i restanti edifici. Il Politecnico potrebbe invece ampliare i propri spazi a disposizione della facoltà di Architettura. Il trasferimento in corso di circa 4mila studenti da Bovisa al Campus Leonardo - che ha portato il saldo attuale a circa 21mila studenti - richiede nuove aule e uffici, che potrebbero trovare sede nell’area tra via Celoria e via Colombo. La Bicocca potrebbe invece spostare circa 6mila dei suoi studenti dei corsi di Economia nelle altre sedi di Città Studi.Le aree di proprietà della Statale, della zona Celoria-Ponzio-Venezian-Golgi, coprono circa 100.500 mq. "Il Demanio ha espresso la volontà di utilizzare parte di queste aree, realizzando qui un nuovo Polo dell’Amministrazione Pubblica in cui concentrare gli uffici statali, trasferendo circa 1.600 impiegati. Una soluzione che consentirebbe un notevole risparmio sugli affitti passivi dello Stato e potrebbe coprire le necessità economiche della Statale in vista dell'eventuale trasferimento nelle aree ex-Expo", si legge ancora nel comunicato di Palazzo Marino.