Milano, consiglieri M5S: altro che amministrazione di vetro, mura di cemento
M5S: "Il Pd si è autoassolto, ma il conflitto di interessi rimane e per noi è inaccettabile"
M5S: "Comune una casa di vetro? No, con Sala tutto cemento..."
"Il Pd si è autoassolto, ma il conflitto di interessi rimane e per noi è inaccettabile". Così sul blog di Beppe Grillo Gianluca Corrado, Patrizia Bedori, Simone Sollazzo, consiglieri MoVimento 5 Stelle Milano. "Il Comune di Milano - spiegano - avrebbe dovuto essere, come promesso dal sindaco Sala, una casa di vetro, totalmente trasparente. Invece dopo solo 7 mesi quei vetri si sono trasformati in mura di cemento, e settimana scorsa hanno nascosto a tutta la cittadinanza la discussione della mozione di censura a Roberta Cocco, l’assessora alla Trasformazione digitale del Comune di Milano e contemporaneamente manager in aspettativa e azionista per quasi quattro milioni di dollari di Microsoft"
"Il Pd, grazie all'assist del centrodestra, non ha permesso un dibattito aperto sulla scandalosa vicenda Cocco, ma ha utilizzato lo strumento della mozione di censura per discutere a porte chiuse l'imbarazzante vicenda. Lo strumento della censura non si vedeva a Milano dai tempi di Tangentopoli! La trasparenza evidentemente non è nelle corde della giunta Sala. Se non c’è nulla da nascondere, perché Mr Expo, la Cocco e tutta la maggioranza si sono nascosti non permettendo ai cittadini e stampa di assistere alla seduta? È evidente come sia mancato il coraggio di far vedere ai milanesi che quel conflitto d’interesse per Sala ed il Pd non esiste visto che la loro maggioranza ha salvato l'assessore azionista di Microsoft", spiegano i Cinquestelle