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Milano: controversie sul Bosco Navigli di Boeri, progetto sotto indagine "mai approvato dal Comune"
Stefano Boeri

Controversie sul Bosco Navigli di Boeri: progetto sotto indagine, "mai approvato dal Comune"

Il progetto del Bosco Navigli, ideato dall'archistar Stefano Boeri, è finito sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Milano. L'inchiesta ha rivelato che il progetto, destinato a trasformare l'ex scalo ferroviario San Cristoforo in un complesso residenziale di lusso di 14 piani con facciata vegetale, non è stato votato né approvato dal consiglio comunale o dalla giunta di Milano. Il piano, del valore di circa 60milioni di euro, è stato messo in discussione poiché, secondo le indagini, sarebbe stato approvato senza il necessario piano attuativo e oltre i limiti di altezza previsti dalla legge.

Approvazione sospetta e nuove indagini

L’inchiesta ha messo in luce che la costruzione del Bosco Navigli è stata autorizzata tramite una "convenzione urbanistica" firmata da un dirigente comunale e dai privati coinvolti, senza passare attraverso l'approvazione politica. Questo modus operandi solleva dubbi simili a quelli riscontrati nel caso delle torri Residenze LAC di via Cancano, recentemente sequestrate. Le indagini si estendono anche ai pareri favorevoli della Commissione per il paesaggio e alle modalità di approvazione, con la Procura che esamina se l'intervento possa essere stato inserito in modo anomalo nel contesto urbano di Milano. Con 14 inchieste in corso sull'urbanistica e l'edilizia, Milano si prepara a nuove udienze preliminari su casi di grande rilevanza.


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