Milano

Milano, dal Governo 200 milioni per pareggiare il bilancio

Covid, minori entrate a Palazzo Marino stimate per 300 milioni. L'assessore Tasca: "Riduciamo le spese marginali e attendiamo 200 milioni dal Governo"

Milano, dal Governo 200 milioni per pareggiare il bilancio

Al Comune di Milano arriveranno circa 200 milioni dal Decreto Sostegni del Governo che permetteranno di colmare in parte la riduzione di 300 milioni delle entrate stimata nel Bilancio di Previsione 2021. Lo ha fatto sapere l'assessore al Bilancio Roberto Tasca ieri pomeriggio nel corso della commissione consiliare online di presentazione del bilancio preventivo. "Le nostre previsioni di entrata sono di meno 300milioni. - ha spiegato Tasca - Per arrivare al pareggio di bilancio, siamo partiti cercando di ridurre le spese marginali delle nostre direzioni e siamo riusciti a produrre dei risparmi per 50milioni di euro". Degli ulteriori 250milioni, "200 dovrebbero arrivare dal governo", ha aggiunto Tasca. "Abbiamo cominciato a predisporre i nostri interventi e poi alla fine è arrivato il Decreto Sostegni per gli Enti Locali, che verrà approvato il 9 aprile dal Parlamento e che ci ha permesso di fare delle stime in ragione di quelli che saranno i trasferimenti statali. Lo stanziamento del Governo prevede tre elementi: il fondo di un miliardo e 350 milioni per l'esercizio delle funzioni fondamentali, il ristoro per perdite da imposta di soggiorno per cui saranno stanziati 250 milioni e il fondo di minori entrate da trasporto pubblico locale per cui ne saranno stanziati 800 milioni. Queste somme andranno ripartite tra i vari comuni e sulla base dell'applicazione delle stime dello scorso anno, la quota che spetterà al Comune di Milano dovrebbe aggirarsi intorno a 200 milioni di euro", ha precisato Tasca.

Gli altri 50 milioni invece "pensiamo di recuperarli attraverso i proventi di alienazioni immobiliari", ha spiegato l'assessore, precisando che questa somma verrà usata per "finanziare le quote capitali dei mutui in ammortamento, per le quali quest'anno dovremmo stanziare circa 112 milioni, cifra che verrà quindi in parte coperta grazie alle alienazioni del patrimonio immobiliare del Comune". Gli immobili in questione sono quelli di largo Treves, via San Tomaso, via Edolo e via Porpora, valutati in 44 milioni di euro. Nel complesso le entrate stimate nel bilancio di previsione sono di 3 miliardi e 377 milioni, quelle tributarie ammontano a 1 miliardo e 376 milioni (nel previsionale 2020 erano 1,4 miliardi). Scendono nel previsionale del 2021 le entrate relative alla tassa di soggiorno: dai 55 milioni del 2020 nel preventivo (che si sono poi attestati a 15 milioni nel consuntivo) ai 30 milioni del 2021. Nelle entrate extra tributarie i proventi dalle tariffe del trasporto pubblico scendono a 350 milioni contro i 490 milioni del 2020, le sanzioni da infrazioni al codice della strada passano a 190 milioni dai 285 milioni del 2020. I dividendi che derivano dalle società partecipate del Comune invece passano dai 144,4 milioni del 2020 ai 61,7 del 2021. Quelli di Sea, la società che gestisce il sistema aeroportuale milanese, passa da 81 milioni a zero nel 2021.

Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, sottolinea che "mi sarei aspettato una riduzione delle tasse per le categorie in difficoltà per la crisi economica. Spero anche che il Comune metta in vendita anche immobili occupati come Cascina Torchiera e Macao". Mentre il capogruppo di Fratelli d'Italia, Andrea Mascaretti, commenta: "Trecento milioni sono meno della metà delle minori entrate effettive del 2020 che sembrano ammontare circa a 630 milioni in meno rispetto a quelle previste. Si tratta però di capire se strada facendo non dovranno considerare anche altre minori entrate". Riccardo De Corato, consigliere di FdI e assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia afferma: "In previsione del bilancio comunale, il sindaco di Milano Beppe Sala ha affermato che mancano 250 milioni di euro di entrate, ovvero tasse, nelle casse del Comune. Un dato che preoccupa il primo cittadino che si è già rivolto al governo per chiedere un aiuto per poter approvare il bilancio. La politica non può diventare un passacarte: ci vuole un po' di ingegno e serve trovare il modo di far quadrare i conti rispettando le esigenze dei milanesi".







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