Milano
Milano, deturpato lo storico murale di Falcone e Borsellino
Una 'tag' su un murale storico, un atto vandalico che colpisce l'opera di street art di Leonardo Gambini, dedicata a Falcone e Borsellino in Porta Ticinese
Milano, deturpato lo storico murale di Falcone e Borsellino
Una 'tag' su un murale storico, un atto vandalico che colpisce l'opera di street art di Leonardo Gambini, dedicata a Falcone e Borsellino, realizzato da anni in corso di Porta Ticinese. L'imbrattamento è stato da poco scoperto, dovrebbe risalire a un paio di giorni fa. Fabiola Minoletti vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi, e da anni impegnata nella lotta al graffitismo vandalico, commenta: "Noi cittadini siamo esasperati da questa nuova deriva vandalica del graffitismo che non rispetta piu nulla. La cosa che più ci preoccupa è la totale indifferenza che ormai circonda tale fenomeno. Sembra che ci siamo ormai abituati a vivere in una città e in quartieri feriti nella loro bellezza". Nel 2018, riferisce Mia News, il murale era stato gia' oggetto di un atto vandalico: allora erano state disegnate due pistole nelle mani dei magistrati, simbolo antimafia, ritratti. Questa volta una tag, una firma di un writer, a sfregiare il murale.
Murale vandalizzato, De Corato: "Comune di Milano indifferente"
“I quartieri di Milano sono vittime di ignobili atti vandalici. Quello di imbrattare i muri e, addirittura, le opere di street art dedicate a nobili personalità come Falcone e Borsellino, è un fenomeno che sta dilagando sempre più nel capoluogo lombardo, nell’indifferenza dell’amministrazione in carica, che non prende provvedimenti per mettere un punto a questa illecita forma di graffitismo. Ai tempi in cui a Milano governava il centrodestra, il Nucleo Tutela Decoro Urbano aveva il compito di acciuffare i writers. Ora, invece, in ogni dove si scorgono su muri e costruzioni scritte e scarabocchi, che deturpano la città”: così l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato.
“Ha ragione la vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi, Minoletti, che si è lamentata di ‘questa nuova deriva vandalica del graffitismo che non rispetta più nulla’ e della ‘totale indifferenza’ che circonda il fenomeno” continua l’assessore De Corato. “Peraltro, oggi, la pulizia degli edifici pubblici costa più di 5 euro al metro quadrato – aggiunge l’assessore – al contrario, nel 2007, ai tempi della Giunta di centrodestra, l’allora sindaco di Milano, Letizia Moratti, aveva predisposto un servizio di ripulitura di facciate e saracinesche gratuito ad opera di Amsa. All’epoca, Assoedilizia aveva stimato che nella città di Milano fossero 24.000 gli edifici imbrattati da tag e che le spese di pulitura ammontassero a circa 100 milioni. E tra settembre 2006 e la fine del 2007 il Comune portò a termine un’opera straordinaria, pulendo più di 6.000 palazzi. Un ritorno a una certa sensibilità per il decoro urbano è d’obbligo”. “La sensazione è che la Giunta attualmente in carica stia portando avanti la politica pro-murales per nascondere sotto il tappeto la mancata attività di pulizia urbana e di mantenimento del decoro urbano – conclude De Corato – mi chiedo quanti siano oggi gli agenti rimasti operativi nel Nucleo di Tutela del Decoro Urbano”.