Milano

Milano, diffida Codacons all'Ordine dei Medici:"Tutelate la dottoressa no vax"

Nel mirino il caso di una dottoressa che ha espresso opinioni no vax

Milano, Codacons diffida Ordine medici per azione contro dottoressa no-vax

Il Codacons ha inviato questa mattina una diffida urgente all’Ordine dei medici di Milano sul caso di una dottoressa verso la quale l’Ordine stesso ha aperto un procedimento che potrebbe portare alla radiazione del medico, colpevole di aver espresso opinioni sui vaccini non in linea con la legge Lorenzin. Nella diffida il Codacons chiede formalmente all’Ordine dei medici di chiudere il procedimento contro la dottoressa, e non emanare alcuna sanzione nei suoi confronti, specie l’eventuale radiazione dall’albo che sarebbe un atto abnorme e sbagliato."La scrivente Associazione interviene nella procedura in corso presso l’intestato ordine professionale poiché moltissimi genitori di bambini in età pediatrica si sono rivolti alla stessa per dimostrare solidarietà e vicinanza alla dottoressa, che da anni sostiene possa esistere correlazione tra la somministrazione delle vaccinazioni e reazioni avverse nei bambini che si sono sottoposti ai vaccini - scrive il Codacons - Tanti sono i medici che sostengono una possibile correlazione tra vaccinazioni ed effetti sulla salute ed in definitiva non esisterebbe una legge nazionale, la Legge 210/92 - che prevede possa riconoscersi un 'indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati' - se tale correlazione fosse totalmente da escludersi".

Continua il Codacons: "Diventano altresì ormai numerosi i casi di sentenze della magistratura italiana che riconoscono il nesso di causalità tra la vaccinazione ed i problemi lamentati dai bambini sottoposti alle vaccinazioni e che, pertanto, condannano il Ministero della Salute a corrispondere l’indennizzo di legge ai danneggiati ovvero ai genitori dei bambini. Si chiede pertanto all’Ordine dei Medici di Milano di considerare con le più opportune cautele ed attenzioni le motivazioni che spingono la dottoressa a esplicitare e divulgare le proprie teorie, anche in ragione del proprio caso personale, e chiudere il procedimento disciplinare pendente al più con un richiamo, senza irrogare la sanzione massima prevista consistente nella radiazione dall’albo anche al fine di non infuocare ulteriormente l’opinione pubblica mostratasi molto sensibile al caso".In caso di radiazione dall’albo per la dottoressa, il Codacons non esiterà a denunciare penalmente l’Ordine dei medici di Milano per abuso di atti d’ufficio.







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