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Milano, l'eroe dei muri puliti nei giorni del virus. VIDEO

Claudio Bernieri

Andrea Girandi si arma di secchio e pennello per ripulire i muri del Ticinese deturpati da vandali e writer

Milano, l'eroe dei muri puliti nei giorni del virus

E’ una lezione che il quartiere della moda giovane, il Ticinese, dà alla Milano da bere, chiusa per virus. Sono i giorni della nuova “peste”: ma  con secchio e pennello il prof. Andrea è pronto a  scendere in strada ogni giorno, eroe  dei muri puliti. Gli appelli dei condomini devastati non mancano anche in questi  tempi  di digiuno di movida. Chiuso il bar notturno di un noto pregiudicato, luogo di ritrovo degli imbrattamuri, i residenti auspicavano che portoni, saracinesche e  palazzi  rinascessero al bello e al decoro.

Errore, la banda, o meglio la crew di alcuni vandali, quella di Aqme, tre  ragazzotti pluridenunciati ma sempre attivi, colpisce di  notte.

Racconta il prof. Andrea Girandi: "Due sono stati fermati alcune notti fa, durante un raid vandalico alla stazione di  Lambrate a danno dei treni FS. Sono specializzati nell'imbrattamento di convogli ferroviari. Ed ora hanno preso di mira i muri del nostro quartiere. I capi sono maggiorenni, di 21 e 23 anni. E nessuno li ferma”.

Ed ecco l’idea del prof.: tenere un diario che affida ad Affaritaliani.it Milano. Il suo diario racconta i  tentativi in solitario  di un cittadino per  combattere il degrado, la maleducazione, ma anche  il disinteresse  e disamore di amministratori di stabili e di residenti, che non reagiscono più  ai graffitari, sfiduciati o indifferenti.

Il telefono di Girandi è sempre acceso: lo chiamano portinaie indignate, residenti e negozianti inviperiti perché la nota crew li minaccia se le scritte vengono ripulite. Andrea scende in strada con pennelli e raschietto.

Gli dice allargandole braccia la signora Miranda di Corso Ticinese: “Li ho visti stanotte, erano in due, i   balloss, sono scappati. Sanno che  nessuno li ferma, hanno l’impunità di sporcare. Allora è  inutile ridipingere i muri".

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“Questo rimane uno dei loro ultimi baluardi in Ticinese...”, scrive  ora Girandi nel suo diario.

"Ho chiesto l'autorizzazione all'amministratore dello stabile della signora. Me la ha negata, adducendo come motivazione un (improbabile) abbonamento da poco attivato con Amsa... Non so che dire... Spesso incontro persone che non hanno  a cuore la bellezza e il decoro urbanoA nulla è servito ricordargli che il mio intervento per loro sarebbe a costo zero, che mi impegnerei in una regolare azione di mantenimento... che ho già tutta l'attrezzatura necessaria, inclusa una pertica estendibile da 7.5mt, e che ho già la copertura assicurativa della mia associazione di volontari, la Retake. Non mi ha nemmeno degnato di risposta, nonostante il nostro colloquio telefonico e la mia successiva mail di presentazione. La risposta negativa l'ho avuta dalla segretaria, stizzita, che ho dovuto contattare io dopo oltre una settimana di silenzio. Ho parlato allora con un condomino di questo palazzo : m irisponde  che e’ inutile riplire,  che poi imbrattano di nuovo . Risultato:  il muro del palazzo fa schifo ma il condominio si oppone a una ripulitura . Pazzesco. Sì,è  una situazione paradossale. Con questo loro modo di pensare, il palazzo non può che riempirsi ulteriormente di tag. Il bello è che mi ero offerto anche per il mantenimento (cioè, sono disposto a pulire tranquillamente se imbrattano di nuovo). Niente da fare invece. Portoncino metallico, al Parco Basiliche:  ieri l’ho  ripulito dalle tag. Il resto ricorda vagamente un murales. Meno deturpante. Forse si può lasciare. Comunque, ad oggi, il 90% dei muri perimetrali del Parco sono liberi dalle tag (e da qualsiasi altra forma di graffitismo). Purtroppo bisogna agire subito... Faccio da pronto intervento per tutto  il Ticinese. I muri rimangono puliti. Quando asciuga il colore non si vede più nulla".

Prosegue Girandi: "Esito del match: Ticinese 1 – graffitari 0. Stasera comunque vedo il quartiere nettamente migliorato, un'impressione che ho già da tempo. Molta meno movida, Colonne presidiate dalle forze dell'ordine... e nemmeno uno spacciatore davanti a San Lorenzo. Le cose stanno cambiando. Finalmente. Nessuna tregua verrà data ai graffitari. Il mio cruccio sono però  i condomini che non danno i permessi per pulire. Assurdo, e incredibilmente stupido. Invece in  Via De Amicis 17, il muro d’ingresso al Museo Antiquarium Alda Levi, è sotto tutela di Retake dal 2015. Non daremo nessuna tregua agli imbrattatori. Ticinese (e un po' tutta Milano) sta rinascendo”.








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