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Milano, gli affitti brevi sono crollati del 10% (ma il costo medio è aumentato)

Airbnb registra un calo del 9.3% nel 2024 rispetto all'anno precedente. Oltre 2mila le case in meno sulla piattaforma

di redazione

Milano, gli affitti brevi sono crollati del 10% (ma il costo medio è aumentato)

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano - In un anno un alloggio su dieci è scomparso dal mercato degli affitti brevi. Una flessione di quasi il 10% a cui si contrappone, però, un aumento del costo medio di una notte: se nel 2023 a Milano per prenotare una casa su Airbnb servivano 164 euro al giorno, adesso bisognerà sborsarne dieci in più (174). Questi i dati che riporta Il Corriere Della Sera. Chi scende, chi sale, come i guadagni. Anche se le tendenze sembrano diverse da quelle del boom avuto tra giugno e dicembre di due anni fa. Ma c’è di più. Perché se le regole sugli affitti brevi sono aumentate via via — e come raccontano alcuni ex host è questo uno dei motivi che spingono a «lasciare» — non è detto che le offerte ancora online equivalgano a case affittate. Anzi. A Milano un appartamento su tre resta «vuoto» nell’arco dei 12 mesi.

La fotografia del mercato immobiliare delle case, cosiddette, «per turisti» a Milano arriva dal confronto tra i dati raccolti a dicembre 2023 e quelli raggruppati fino allo stesso mese del 2024. Secondo il sito Inside Airbnb tre mesi fa in città c’erano 22.627 sistemazioni in affitto breve, di cui 19.755 interi appartamenti. Un anno prima, invece, erano 24.936, di cui 20.513 interi appartamenti, dopo il boom in sei mesi da giugno (2mila in più). Il calo registrato in 12 mesi, quindi, è stato del 9,3% con 2.309 case in meno sulla piattaforma. Qualcuno che ci ha ripensato. O ha trovato altre soluzioni, o ancora altri siti, come raccontano i proprietari stessi (gli host) su alcuni canali social.

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