Milano

Milano, gli immobili non di pregio fruttano di più di quelli lussuosi

In 8 quartieri periferici la redditività media annua supera il 5%. Lo studio di Immobiliare.it

Milano, gli immobili non di pregio fruttano di più di quelli lussuosi

La città di Milano continua ad essere una delle piazze più interessanti e attrattive per quanti cercano una occasione di investimento. Nonostante l’anno di pandemia abbia portato ad un mercato degli affitti meno vivace, acquistare una casa per metterla a reddito continua ad essere una buona idea, soprattutto se si guarda alle abitazioni non di pregio: l’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha condotto una analisi approfondita sulla redditività per il 2021 – al netto dell’imposizione fiscale - degli immobili, di pregio e no, collocati nella grande città, dal centro alle zone periferiche.

L’immobile non di pregio è il più redditizio

In generale, è più conveniente investire sulle case non di pregio, la cui redditività media supera di circa 1,6 punti percentuali quella delle abitazioni considerate di pregio (3,8% e 2,2% rispettivamente).

In particolare, è la zona periferica della grande città a presentare le opportunità più appetibili, con una redditività media che supera il 4%. Si ferma invece al 3,4% la zona semi-centrale della città.

Come si comporta il lusso

Per gli immobili valutati come di pregio la redditività media si mantiene costante al 2,2% dal pieno centro alla periferia di Milano.

Da sottolineare come, rispetto allo scorso anno, le case di pregio abbiano resistito meglio alla crisi, facendo registrare un decremento nella redditività pari a circa l’1,5%, a fronte del -6,5% totalizzato dalle abitazioni non di pregio.

«Questo dato dimostra come, nonostante investire sul non pregio sia più redditizio, il lusso si conferma comunque un asset di investimento sicuro e stabile – ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it Infatti gli immobili di pregio conoscono delle oscillazioni di valore molto più contenute sul medio-lungo periodo».

La redditività dei quartieri

Andando poi ad analizzare i singoli quartieri vale la pena segnalare come, in quest’anno di pandemia, siano gli immobili situati a Roserio quelli ad aver conosciuto una crescita di redditività maggiore, pari a +25,5% su base annua (passando dal 4,6% al 5,7%). Male invece Lanza che registra un -26% su base annua (passando dal 3,1% al 2,3%).

Gli 8 quartieri più interessanti – tutti con una redditività media oltre il 5% - si collocano, come già accennato, nella cerchia periferica della città: a patire da Ponte Lambro – che raggiunge il picco del 6% - per proseguire con Roserio, Vialba, Baggio, Figino, Muggiano, Quinto Romano e Quarto Oggiaro.  

"Investire nel mercato immobiliare di una città significa contribuire alla sua crescita e alla sua espansione, economica e sociale – conclude Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it Milano si conferma una città sempre viva da questo punto di vista, che offre opportunità interessanti dal centro alla periferia, soprattutto in quartieri di nuova costruzione – come ad esempio City Life – e in quelli che fanno parte della cerchia cittadina più esterna, spesso oggetto di importanti interventi di riqualificazione urbana. La campagna vaccinale in atto e le graduali riaperture preludono ad un prossimo ritorno del mercato degli affitti ai livelli pre-pandemia, invogliando i risparmiatori – il cui capitale è cresciuto in quest’ultimo anno – a tornare ad investire sul mattone».







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